La polizia serba ha arrestato cinque componenti di una banda criminale ritenuti responsabili dell’uccisione del commerciante siciliano Pancrazio Muscolino, avvenuta il 12 settembre 2005 durante una rapina alla sua villa di Taormina. Ne ha dato notizia il quotidiano belgradese Blic, precisando che gli arrestati - tutti cittadini serbi - sono Zeljko, Slavoljub, Slavisa, Milovan Dimitrijevic (tutti con lo stesso cognome, evidentemente parenti) e Zarko Fetovski. I cinque, secondo il giornale, sono finiti in manette verso la fine dello scorso anno a Lajkovac, a sudovest di Belgrado, in una operazione che aveva portato all’arresto complessivamente di otto persone, tutti responsabili di rapine, furti, aggressioni reati compiuti a lungo tra Lajkovac, Valjevo e Ub. Come riferisce Blic, i cinque responsabili dell’assassinio di Muscolino, condannati all’ergastolo in Italia il 20 ottobre 2006 in contumacia, fecero ritorno in Serbia nascondendosi sotto falsi nomi, e vivendo così indisturbati per anni, continuando nella loro attività criminale di rapine e furti. Quando nelle scorse settimane la polizia ha catturato la banda di otto criminali, non sapeva che cinque di essi erano i responsabili del delitto di Taormina del 2005. Scoperta la loro vera identità e appurata la loro responsabilità nell’uccisione di Muscolino, i cinque sono stati condotti dinanzi al procuratore di Valjevo, che ha ordinato un nuovo processo a loro carico in Serbia. Come ha detto a Blic il loro avvocato Miroljub Zivkovic, poichè in Serbia non è previsto l’ergastolo, e dal momento che gli arrestati sono stati condannati all’estero in contumacia, i cinque hanno diritto a un nuovo processo nel loro Paese. Attualmente è in corso la traduzione della corposa documentazione inviata dalle autorità italiane ai responsabili giudiziari serbi. Secondo Blic è previsto che nell’ambito del nuovo processo vengano ascoltati i testimoni dall’Italia, i familiari di Pancrazio Muscolino, il figlio Gaetano che nella sanguinosa rapina restò ferito. Il giornale ricorda che dopo l'uccisione del commerciante le forze dell’ordine italiane catturarono tre componenti della banda, mentre gli altri cinque criminali riuscirono a fuggire.