Papa Francesco nella Basilica di San Pietro ha presieduto la messa della solennità di Maria Santissima Madre di Dio e nella ricorrenza della 52/a Giornata Mondiale della Pace sul tema "La buona politica è al servizio della pace". Concelebrano la liturgia cardinali, vescovi, diaconi, mentre col Papa all'altare sono il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, il prefetto del dicastero per lo Sviluppo umano integrale, card. Peter Turkson, il sostituto della Segreteria di Stato per gli Affari generali, mons. Edgar Pena Parra, e il segretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard Gallagher.
"Stupore - ha detto il Papa nell'omelia -è l'atteggiamento da avere all'inizio dell'anno, perché la vita è un dono che ci dà la possibilità di ricominciare sempre, anche dal più basso. All'inizio dell'anno - ha affermato Francesco -, chiediamo a lei la grazia dello stupore davanti al Dio delle sorprese. Rinnoviamo lo stupore delle origini, quando nacque in noi la fede". E "la fede è un incontro, non è una religione". "La vita, senza stupore, diventa grigia, abitudinaria; così la fede - ha osservato -. E anche la Chiesa ha bisogno di rinnovare lo stupore di essere dimora del Dio vivente, Sposa del Signore, Madre che genera figli. Altrimenti, rischia di assomigliare a un bel museo del passato: la Chiesa-museo".
"La Madonna - ha proseguito - ci radica nella Chiesa, dove l'unità conta più della diversità, e ci esorta a prenderci cura gli uni degli altri. Lo sguardo di Maria ricorda che per la fede è essenziale la tenerezza, che argina la tiepidezza: tenerezza, la Chiesa della tenerezza; tenerezza, parola che oggi tanti vogliono cancellare dal dizionario". "Un mondo che guarda al futuro senza sguardo materno è miope - ha sottolineato Francesco -. Aumenterà pure i profitti, ma non saprà più vedere negli uomini dei figli. Ci saranno guadagni, ma non saranno per tutti. Abiteremo la stessa casa, ma non da fratelli". "La famiglia umana si fonda sulle madri - ha aggiunto -. Un mondo nel quale la tenerezza materna è relegata a mero sentimento potrà essere ricco di cose, ma non di domani".
Mostrarsi cattivi talvolta pare persino sintomo di fortezza. Ma è solo debolezza", ha proseguito il pontefice. "Abbiamo bisogno di imparare dalle madri che l'eroismo sta nel donarsi, la fortezza nell'aver pietà, la sapienza nella mitezza", ha aggiunto il Pontefice. "Nella vita frammentata di oggi, dove rischiamo di perdere il filo, è essenziale l'abbraccio della Madre. C'è tanta dispersione e solitudine in giro: il mondo è tutto connesso, ma sembra sempre più disunito".
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