Ivan Trevis, uno dei 42 impiegati dell'assessorato regionale alla Sanità, indagati per truffa nell'ambito dell'inchiesta sull'assenteismo, si è detto pronto a risarcire la Regione. Era finito agli arresti domiciliari assieme ad altri 10 colleghi e quando è stato interrogato dal giudice ha ammesso senza esitazione i fatti.
Ma è andato oltre, come si legge sul Giornale di Sicilia in un articolo a firma di Leopoldo Gargano. Ha detto di essere disposto a risarcire la Regione per le ore di lavoro pagate ma mai svolte e in più ha rivelato un particolare: «Io sono una vittima di mafia, sono entrato alla Regione in questo modo - ha detto -. Sono stato travolto dall'esplosione della bomba di via D'Amelio, quando l'ordigno è esploso mi trovavo nella portineria del palazzo di fronte».
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