Il tempo di Avvento, che precede il Natale, è un tempo per «pregare, attendere Gesù, aprirsi agli altri» non essere «chiusi in noi stessi». Lo ha detto il Papa all’Angelus aggiungendo: «Ma se noi pensiamo al Natale, in un’area di consumismo, di vedere che cosa posso comprare», «di festa mondana, Gesù passerà e non lo troveremo. Noi attendiamo Gesù e lo vogliamo attendere nella preghiera», ha concluso. E’ ora di smettere di "girare attorno a noi stessi» per aprirsi agli altri, ha Papa all’Angelus parlando del tempo d’Avvento, che precede il Natale e che comincia oggi. Il Vangelo di questa domenica «ci mette in guardia dal lasciarci opprimere da uno stile di vita egocentrico e dai ritmi convulsi delle giornate». "Il sonno interiore - ha proseguito il pontefice - nasce dal girare sempre attorno a noi stessi e dal restare bloccati nel chiuso della propria vita coi suoi problemi, le sue gioie e i suoi dolori». L’Avvento invece «ci invita a un impegno di vigilanza guardando fuori da noi stessi, allargando la mente e il cuore per aprirci alle necessità della gente, dei fratelli e al desiderio di un mondo nuovo».