
"Tra i primi atti dal nostro insediamento c'è stata la direttiva sul controllo delle presenze e anche se i fatti per i quali si procede sono antecedenti all'insediamento di questo governo, fa rabbia pensare che dipendenti pubblici non siano presenti alle loro responsabilità".
Sono le prime parole dell'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza commentando l'operazione della guardia di finanza di Palermo su casi di assenteismo all'assessorato regionale alla Sanità per i quali risultano indagati 42 dipendenti, 11 agli arresti domiciliari, 11 sottoposti all'obbligo di firma e altri 20 denunciati a piede libero.
"Sono sicuro che gli inquirenti andranno in fondo per scoperchiare del tutto questa vergogna - ha aggiunto Razza - l'assessorato per la Salute si costituirà parte civile nel procedimento e se dovessero ricorrere i presupposti avvierà le procedure di licenziamento per i dipendenti infedeli".
Persone:
5 Commenti
figuracce
27/11/2018 10:14
queste figuracce squalificano la categoria
Rosa
27/11/2018 10:45
È già molto squalificata, credimi. E non sono figuracce, sono reati ai quali mi auguro seguano corrette azioni penali e non la solita pacca sulla spalla.
coltivatorediretto
27/11/2018 10:58
Occorre verificare l'assenteismo di chi è presente e fa tutto tranne lavorare. Chi gioca, chi telefona, chi fa internet, etc. Non solo sono stati assunti per parentopoli o amicopoli, ma neppure producono. Poi riceveranno i premi alla faccia del moltissimi disoccupati.
ciccio
27/11/2018 11:10
e' la razza di certe posizioni politiche
Tonino
27/11/2018 11:11
Davvero? Voglio vedere!
Piero. 51
27/11/2018 18:07
Possibile che un santo cristiano che lavora alla regione che si fa un mazzo enorme per carenza di personale e con uno stipendio da fame non può andare a fare la spesa nelle ore d'ufficio considerato che il lavoro assegnato lo svolge diligentemente in poche ore e che non ha nulla da fare oltre a scaldare la propria sedia nelle rimanenti ore? Dovendo fare lo straordinario la spesa quando la deve fare? Intervengano i sindacati a difesa dei lavoratori ingiustamente indagati.