Le ossa trovate in una dependance della Nunziatura Apostolica a Roma hanno una datazione antecedente al 1964. E’ quanto hanno rivelato le prime analisi fatte sui resti nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Roma.
Le ossa sono di un uomo, come hanno rivelato gli esami svolti nei laboratori della scientifica che hanno isolato un Dna inutilizzabile per la comparazione, perchè deteriorato, ma che presenta il cromosoma Y che caratterizza il sesso maschile.
La scoperta delle ossa risale alla fine di ottobre. La conferma del ritrovamento fu data la sera del 30 ottobre da una nota della sala stampa della Santa Sede.
Le indagini, affidate dal Vaticano all’Italia, e in particolare alla procura di Roma e alla Polizia scientifica, sono state finalizzate fin dall’inizio a comparare le ossa con il dna di Emanuela Orlandi, la figlia quindicenne di un dipendente vaticano scomparsa il 22 giugno 1983 e di Mirella Gregori, ragazzina scomparsa nello stesso anno.
"Da quanto mi risulta questi sono i primi esiti degli esami col metodo del carbonio 14: io vorrei aspettare la fine e poi vorrei avere il risultato dell’esame genetico con il Dna, che può dare la certezza sulla datazione". E' quanto afferma Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, dopo gli esiti comunicati dalla procura di Roma sulle ossa. "Vorrei anche capire - aggiunge - da cosa dipende questo spartiacque così netto del 1964. In ogni caso andrà chiarito perché c'erano quelle ossa pochi centimetri sotto il pavimento".
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia