C’era un progetto di risanamento dell’area teatro della tragedia di Casteldaccia che risale a oltre dieci anni fa ma poi l’Europa si è ripresa i 5 milioni stanziati perché si era perso troppo tempo per i nulla osta. Lo rivela un articolo di Riccardo Vescovo sul Giornale di Sicilia di oggi.
C’era un’ordinanza di demolizione della villetta della morte del 2008 che è stata rallentata per un ricorso al Tar dei proprietari.
C’è pure un fiume, il Milicia, su cui una relazione della Regione di 20 anni fa ha reso ben noto a tutti il rischio di esondazione con effetto bomba d’acqua, se non si fossero puliti i fondali da canneto, vegetazione e altri residui. Eppure nulla, a detta degli amministratori locali, è stato mai fatto.
Insomma, dietro alla tragedia di Casteldaccia c’è una sorta di bignami delle inadempienze, dei ritardi, della malaburocrazia che da decenni frena lo sviluppo dell’Isola e mette a rischio la sicurezza dei suoi abitanti.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia