Il maltempo flagella l'Italia da Nord a Sud tra nubifragi, venti e frane: 6 morti e un disperso
Piogge torrenziali, trombe d’aria e mare in tempesta. Il maltempo mette in ginocchio l’Italia, creando paura, disagi e incidenti da nord a sud. Sette vittime e un disperso è il bilancio di una giornata tragica, caratterizzata da un vento che, in alcuni casi, ha raggiunto anche i 180 chilometri orari. Acqua alta da record a Venezia, dove la marea ha raggiunto i 156 centimetri coprendo il 75% del suolo cittadino, mentre a Pompei, Ercolano e Roma le visite ai siti archeologici sono state chiuse in anticipo per garantire la sicurezza dei turisti. Disagi sulle strade per i numerosi rami caduti sull'asfalto, ma anche per allagamenti ed esondazioni. Interrotti già dalla prima mattina i collegamenti con le isole minori, mentre a Rapallo è crollato un pezzo della diga del porto turistico. Chiuse scuole, parchi e musei. Più delle piogge, a far paura oggi è stato il forte vento che ha letteralmente sradicato gli alberi dal manto stradale con oltre 1.600 interventi dei vigili del fuoco in tutta Italia. A Terracina, sul litorale laziale, le immagini mostrano scene apocalittiche, con viali completamente ricoperti da tronchi giganteschi divelti da una violenta tromba d’aria. Uno degli alberi ha colpito un’auto, uccidendo una persona. E sempre un tronco è stato la causa della morte di due persone, travolte mentre viaggiavano in auto a Castrocielo, in provincia di Frosinone. Una persona è morta travolta da un albero durante un forte temporale che si è abbattuto a Feltre, in provincia di Belluno. Un ragazzo di 21 anni, invece, è stato colpito in pieno sempre da un albero mentre passeggiava nel quartiere napoletano di Fuorigrotta. Per lui non c'è stato nulla da fare. Una donna, infine, è morta in provincia di Savona, dopo essere stata colpita da un oggetto scaraventato ad alta velocità da una tromba d’aria. Si cerca, poi, il proprietario di una barca a vela che ieri si è schiantata contro un molo del porto del quartiere «Lido» di Catanzaro. Trovato, invece, il cercatore di funghi che aveva fatto perdere le tracce oggi pomeriggio nei boschi di Pantaleo, tra Santadi e Capoterra, nel sud della Sardegna. L’ondata di maltempo ha messo in ginocchio in particolare il nord Italia, con Venezia che si è ritrovata sott'acqua: 156 i centimetri dell’alta marea che ha ricoperto il 75% del suolo cittadino. Il Po è salito di 2,5 metri in 24 ore e molti sono i fiumi a rischio esondazione: a Milano sotto controllo il Seveso e il Lambro, a Chiavari l’Entella e in Toscana sono stati superati i livelli di guardia del Magra. Detriti e rami in strada hanno causato deviazioni, rallentamenti e congestionamenti dovunque. Strade e autostrade hanno vissuto una giornata campale, con l'A22 rimasta chiusa per un’ora nel tratto tra Vipiteno e il Brennero. Divieti per mezzi telonati e caravan in alcuni tratti dell’A24 e dell’A2. Difficilissimi i collegamenti con le isole, mentre alcuni comuni sono rimasti praticamente isolati. Due navi, una da crociera e un cargo, hanno rotto gli ormeggi nel porto di La Spezia. Stessa sorte per quattro traghetti a Vado Ligure. Chiusi in anticipo anche alcuni siti archeologici a causa del forte vento e per garantire la sicurezza dei turisti: tra i più importanti il Colosseo, Palatino e il Foro Romano a Roma, poi Pompei ed Ercolano in Campania. Tantissime le città che hanno deciso di chiudere le scuole anche per domani, invitando la popolazione a limitare gli spostamenti allo stretto necessario: da Roma a Napoli, a tutto il Veneto e il Trentino, parte del Friuli, della Lombardia, della Toscana e della Liguria, dove l’allerta meteo è stata prolungata fino alle 15 di domani. In una circolare inviata a tutti i prefetti, il Viminale ha inoltre chiesto di valutare con attenzione la possibilità di chiudere non solo le scuole ma anche gli uffici pubblici. Disagi infine negli aeroporti. A Napoli sei voli sono stati dirottati in altri scali a causa del forte vento di scirocco. Stessa sorte per altri sei voli diretti a Palermo e per uno diretto ad Alghero. Domani, stando alle previsioni, è in arrivo un lieve miglioramento ma già da mercoledì una nuova perturbazione porterà nuove piogge sulle regioni più occidentali, ancora una volta accompagnata da forti venti di scirocco.