Il maltempo che si è abbattuto negli scorsi giorni nella costa ionica siciliana ha messo in ginocchio diversi paesi. Si sono registrata gravi danni nel Messinese, nel Catanese e nel Ragusano. Il sindaco di Aci Castello, Filippo Drago, ha chiesto lo stato di calamità alla Regione e al governo nazionale. Il primo cittadino ha postato su Facebook alcune foto dove si vedono i danni causati dalla mareggiata. Dagli scatti si vedono le piattaforme di diversi stabilimenti balneari distrutte e alcune barche affondate. Drago insieme ai tecnici della protezione civile comunale ha monitorato la costa per fare la conta dei danni disponendo nel contempo, alla ditta che cura la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sul territorio comunale, l'avvio della pulizia delle aree danneggiate. "Ringrazio i dipendenti comunali, la polizia municipale, i volontari, le forze dell'ordine e i vigili del fuoco, che stanno continuando a lavorare per tutelare la pubblica incolumità e riportare il tratto costiero alla normalità - ha aggiunto il primo cittadino. Ciò che è accaduto è un fatto unico per come si è manifestato e per la violenza che ha sprigionato. Il Comune è vicino a tutti coloro che hanno subito danneggiamenti e già da lunedì sarà a lavoro per raccogliere materiale fotografico e relazioni sull'entità delle perdite verificatesi, per trasmettere tutto agli enti sovracomunali competenti. Anche Unimpresa Assoesercenti Catania è intervenuta per chiedere lo stato di calamità alla Regione. La violenta mareggiata che ha distrutto le piattaforme di molti stabilimenti balneari lungo la costa nel catanese. Tra le strutture che hanno subito ingenti danni, quella di Michele Santoro, uno dei titolari del lido "La Battigia", uno stabilimento di circa 3.000 metri quadrati. "A primo impatto - spiega Santoro - i danni quantificati superano i 40 - 50 mila euro, ma nei prossimi giorni attendiamo l'arrivo di tecnici specializzati e un perito che verificheranno lo stato delle cose. A ciò si aggiungono i danni in vista della imminente apertura di un locale per la ristorazione. Al momento siamo molto scoraggiati - aggiunge - anche perché l'assicurazione non copre i danni derivanti da una mareggiata, una vera beffa. Attendiamo un segnale da parte del sindaco di Catania, chiediamo che l'Amministrazione ci convochi per discutere insieme e trovare una soluzione, finire una stagione così è davvero devastante". Sulla vicenda interviene il vice presidente nazionale di Unimpresa Salvo Politino, direttore provinciale di Unimpresa Assoesercenti Catania: "Chiediamo l'adozione delle delibere di Giunta per il riconoscimento delle calamità naturali per gli eventi eccezionali che si sono verificati, soprattutto nelle zone del lungomare, ma proponiamo anche che una parte dei canoni demaniali versati alla Regione Siciliana diventino eventuale contributo da concedere per il ripristino delle strutture danneggiate. Infine chiediamo che l'Amministrazione impegni un fondo a sostegno di queste imprese per consentire loro di ripristinare i danni subiti. "Da parte di Unimpresa - conclude Politino - partirà una mission per sottoporre alle amministrazioni comunali l'adozione della delibera per lo stato di calamità naturale e sulla questione chiederemo immediatamente audizione all'assessorato regionale alle attività produttive". Anche nel Messinese a Santa Teresa Riva il sindaco, Danilo Lo Giudice, è dovuto correre ai ripari dopo la mareggiata. “Abbiamo avviato gli interventi di pulizia e rimozione della sabbia nei tratti di spiaggia interessati – precisa Lo Giudice - Siamo riusciti già a riportare la situazione alla normalità in poche ore anche se ancora ci sono alcuni tratti in cui sono presenti detriti. Cerchiamo come sempre di alleviare al minimo i disagi”. Anche nel Ragusano il sindaco di Scicli, Enzo Giannone, ha effettuato un sopralluogo insieme a Calogero Foti, capo del dipartimento regionale dipartimento della protezione civile e al vice prefetto Concetta Caruso per verificare se tutto fosse tornato alla normalità. La mareggiata ha colpito maggiormente la frazione marina di Sampieri (Scicli) facendo saltare alcune basole del lungomare. Sono crollati alcuni bastioni, arrivando fino alla regia trazzera, usata come parcheggio, dietro i due chalet del lido principale che hanno avuto ingenti danni e sono stati chiusi precauzionalmente. “I mezzi e gli operai comunali hanno lavorato al ripristino del lungomare Miramare dopo il ciclone che ieri pomeriggio ha funestato il litorale”, ha spiegato il primo cittadino postando delle foto sul suo profilo Facebook.