Due manifestanti che hanno partecipato ieri sera a Bari al corteo antirazzista «Mai con Salvini» sono stati aggrediti e feriti dopo la manifestazione da un gruppo di militanti di Casapound.
È accaduto nel quartiere Libertà poco dopo le 23. Il corteo si era concluso da poco,
quando alcuni manifestanti si sono allontanati e sono passati davanti la sede di Casapound, in via Eritrea, da dove sarebbe partita l'aggressione. Tra i feriti l’assistente parlamentare dell’eurodeputata Eleonora Forenza, che era stata al corteo: l'uomo ha riportato una ferita alla testa medicata con 9 punti di sutura.
Gli aggressori, secondo fonti investigative, sarebbero almeno cinque o sei armati di mazze e cinghie. Le due vittime sono state ferite al volto e alla testa e sono ora ricoverate al Policlinico di Bari e alla Mater Dei. Uno di loro sarebbe in condizioni più serie, avrebbe perso i sensi prima dell’arrivo dei soccorsi.
Discordanti le versioni finora fornite: stando a quanto riferito dai manifestanti, i due feriti stavano tornando a casa quando hanno subito un vero e proprio «agguato squadrista, finendo con la testa spaccata». I militanti di Casapound, invece, sostengono di essere stati provocati e insultati e di aver reagito per questo.
Gli isolati attorno alla sede del movimento di estrema destra erano presidiati dalle camionette della polizia fin dal pomeriggio, proprio per prevenire eventuali momenti di tensione. Ai manifestanti non era stato neppure consentito di passare in corteo da quella via, deviando il percorso. L’aggressione, però, è avvenuta quando la
manifestazione era ormai terminata. A tarda notte circa trenta militanti di Casapound sono stati identificati in Questura.
«Credo che sia inaudita un’aggressione di una squadra fascista in pieno centro a Bari, un fatto che riporta questa città e questo Paese ai tempi più bui e credo che sia inammissibile, intollerabile. Eravamo in piazza per manifestare contro il razzismo e il fascismo ed è evidente che ci sarà ancora bisogno di manifestare», ha detto l’eurodeputata barese di «Potere al Popolo», Eleonora Forenza.
«Ci stavamo allontanando dalla manifestazione - racconta Forenza - quando procedendo lungo via Crisanzio una ragazza di colore ci ha detto che aveva paura a tornare a casa perché davanti alla sede di Casapound c'erano decine di persone. Era
con la sua bambina e abbiamo deciso di restare con lei e, in ogni caso, di proseguire su quella via cercando di evitare di passare davanti alla sede».
«Abbiamo però incrociato il gruppo - continua l’europarlamentare - e siamo stati aggrediti con tirapugni, catene, spranghe e altri arnesi. Io non sono rimasta ferita ma ho sangue addosso. Con me c'erano Claudio Riccio (già candidato alle scorse elezioni politiche con Leu, ndr), il mio assistente parlamentare, Antonio, rimasto ferito, e altri tre ragazzi nostri amici, uno dei quali medico che ha prestato i primi soccorsi».
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