Volatile raro ferito da un colpo di fucile a Torrenova, il Wwf: "Allarme bracconaggio in Sicilia"
Un giovane esemplare di falco pescatore è stato colpito da una fucilata a Torrenova, in provincia di Messina. Il volatile era alla sua prima migrazione e ora versa in gravi condizioni a causa della brutta ferita. Ora il rapace è in cura presso il Centro di recupero del Dipartimento Sviluppo Rurale di Messina gestito dall’associazione MAN dove si lavora senza sosta per salvarlo. Il falco pescatore è una specie rara in grande difficoltà in tutto il Mediterraneo e che è stata riportata a nidificare in Italia solo nel 2011 grazie al progetto “Osprey”. È il terzo caso in pochi giorni in cui un volatile raro viene colpito durante una battuta di caccia in Sicilia, dopo che nel Siracusano un raro capovaccaio era stato ucciso e una sterna maggiore abbattuta. "Purtroppo il giovane esemplare colpito in Sicilia ha incontrato lungo il suo viaggio di migrazione il fucile di un criminale che non ha esitato a sparare contro una specie rarissima - ha commentato il Wwf - Si tratta di un vero e proprio crimine di natura che si aggiunge all’uccisione di Clara, la femmina di capovaccaio del LIFE Egyptian vulture crudelmente abbattuta la scorsa settimana". "In Sicilia siamo di fronte ad un’emergenza bracconaggio - continua l'associazione - per questo motivo il Wwf chiede al Presidente della Regione on. Nello Musumeci che, visto il ripetersi di episodi gravissimi di bracconaggio, venga sospesa l’attività venatoria. Chiede, inoltre, che sia immediatamente costituita una task force contro i bracconieri per individuare e punire i responsabili di questi crimini odiosi contro la Natura". "Questo nuovo odioso episodio ripropone l’urgenza di una riforma del sistema sanzionatorio penale in materia di bracconaggio e delle tante forme di caccia illegale, con l’inasprimento delle sanzioni nella forma di delitti per un’efficace tutela penale della fauna selvatica, in particolare di quella protetta. Per questo il Wwf Italia ribadisce la richiesta al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa di promuovere e sostenere una riforma del sistema sanzionatorio penale per l’uccisione, la catture illegale, il commercio illecito, di animali appartenenti a specie protette dalle leggi italiane, europee o internazionali, con l’introduzione del Delitto di uccisione di specie protetta".