
La procura della Corte dei Conti della Liguria chiede un risarcimento danni di oltre 8 milioni di euro (3 milioni di danni patrimoniali e 5 per danno d’immagine) a 27 appartenenti ed ex appartenenti alla polizia di stato, per i pestaggi avvenuti alla scuola Diaz durante il G8 di Genova del 2001.
A essere citati dalla procura contabile sono i dirigenti e i funzionari dell’epoca, tra questi anche Francesco Gratteri, allora direttore del servizio centrale Operativo, il suo vice Gilberto Caldarozzi; il capo della digos di Genova Spartaco Mortola oltre al comandante del primo reparto mobile di Roma, Vincenzo Canterini, il suo vice comandante e i capisquadra; oltre agli altri funzionari coinvolti nei fatti.
Per la procura, devono risarcire un danno patrimoniale indiretto, ovvero i risarcimenti alle parti civili pagati dal Ministro dell’Interno, oltre alle spese legali per i processi, il tutto per oltre 3 milioni di euro. Nei prossimi mesi sarà fissata l’udienza davanti ai giudici contabili che dovranno decidere nel merito. Secondo il pm contabile, lo Stato, non solo ha dovuto affrontare importanti risarcimenti, ma ha subito anche un grande danno d’immagine, quantificato in 5 milioni di euro.
Il procedimento penale, per i brutali pestaggi avvenuti all’interno della scuola Diaz da parte delle forze dell’ordine la notte tra il 21 e il 22 luglio del 2012, si è concluso in Cassazione con alcune condanne e numerose prescrizioni, che hanno visto coinvolti anche personaggi di vertice della polizia di stato.
Il pm sottolinea però «come sia per i fatti per cui vi è stata una condanna, che per quelli per cui è intervenuta la prescrizione, si siano accertate le responsabilità e vi sia stata condanna al risarcimento danni e al rimborso delle spese, nonché il riconoscimento di provvisionali in favore delle parti civili». La procura contabile ha aperto altri procedimenti per danno patrimoniale, per gli stessi fatti, in quanto vi sono ancora cause civili di risarcimento danni in corso e ricorsi alla Corte europea dei diritti dell’uomo.
4 Commenti
Gabriele
26/08/2018 21:46
Uno dei punti più bassi raggiunti dallo Stato e soprattutto dalle forze dell'ordine.Vergogna infinita.Speriamo che almeno dal punto di vista patrimoniale i responsabili paghino salato.
Filippo
26/08/2018 22:57
Diciassette anni per presentare il conto economico a questi servitori infedeli dello stato, ci potete scommettere che infine.tra chissà quanti anni,nessuno pagherà.
Piero. 51
27/08/2018 03:23
Tante parole ma sostanzialmente non paghera' nessuno, al massimo qualcuno potrà cedere il quinto della sua pensione se ancora in vita. I risparmi saranno accuratamente occultati e riposti in luoghi sicuri.
Giuseppe
27/08/2018 11:46
Abbasso i comunisti !