Dalla Associazione Italiana Consulenti Infortunistica Stradale viene chiesta una precisazione riguardo ad una delle persone coinvolte nell'inchiesta sui cosiddetti "spacca ossa". Ecco la nota che ci è stata inviata: “In merito al servizio pubblicato in data 8 agosto u.s. dal titolo 'Palermo, mutilazioni per truffare le assicurazioni: tra i fermati infermiera e perito - Tutti i nomi', l’Aicis – Associazione Italiana Consulenti Infortunistica Stradale – segnala che il sig. Michele Caltabellotta non è né un Consulente di Infortunistica Stradale né un Perito assicurativo in quanto non iscritto all’apposito Ruolo. Tale figura professionale che è, invece, ben regolamentata nel nostro ordinamento legislativo, prevede per l’abilitazione, un tirocinio formativo biennale obbligatorio, un complesso esame di Stato e precisi requisiti di alta moralità. A difesa dei propri associati, quindi, l’Aicis intende far presente che nonostante il frequente uso improprio che si fa di tale titolo, il Perito Assicurativo è un professionista molto preparato che opera in proprio con diligenza, correttezza e trasparenza, anche contribuendo in maniera significativa e a rischio della propria incolumità personale, allo smascheramento delle vere frodi assicurative negli incidenti stradali e nautici. Si ribadisce, quindi, che il sig. Michele Caltabellotta non è né un Consulente di Infortunistica Stradale né un Perito Assicurativo”