
Il viadotto Polcevera dell'autostrada A10, chiamato ponte Morandi poiché intitolato a Riccardo Morandi, e parzialmente crollato oggi, attraversa il torrente Polcevera, a Genova, tra i quartieri di Sampierdarena e Cornigliano.
Progettato dall'ingegnere Riccardo Morandi, fu costruito tra il 1963 e il 1967 dalla Società Italiana per Condotte d'Acqua. E' noto come "Ponte delle Condotte" dalla società che lo costruì, ma anche "Ponte di Brooklyn" per una forma che richiama molto vagamente il celebre ponte americano.
Ha una lunghezza di 1.182 metri, un'altezza al piano stradale di 45 metri e 3 piloni in cemento armato che raggiungono i 90 metri di altezza; la luce massima è di 210 metri. Venne edificato con una struttura mista: cemento armato precompresso per l'impalcato e cemento armato ordinario per le torri e le pile.
Il ponte venne inaugurato il 4 settembre 1967 alla presenza del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat. Dalla sua costruzione, il ponte ha sempre fatto discutere; negli anni è stato oggetto di manutenzioni profonde.
2 Commenti
Pensiero personale
14/08/2018 13:50
Una vicinanza va alle famiglie delle vittime che ignare hanno subito questa tragedia.Per ciò che concerne le grandi opere prima di occuparsi delle grandi ci vuole attenzione per le piccole .Ricordo i racconti di mio padre il quale mi diceva prima su strada si vedeva qualcuno si riferiva al ruolo prezioso dei cantonieri.anas che faceva loro i controlli strade ponti viadotto e le manutenzioni con i.mezzi e con gli attrezzi d.opera adesso nn su vede nessuno.e questo ne è il risultato.
Salvo Giunta
14/08/2018 17:03
ecco i risultati dello sperpero del denaro pubblico: utilizzare per la manutenzione delle opere già esistenti o per il loro rifacimento i miliardi di euro già dilapidati per gli studi del ponte di Messina, della Tav, e di altre opere pubbliche faraoniche, che le finanze dissanguate dello Stato Italiano non si possono permettere
antonino
14/08/2018 18:38
Il primo pensiero per quelli che hanno perso la Vita l'altro è sul grande mistero delle strutture male costruite del nostro Paese, stranamente negli USA ponti più datati e molto più transitati continuano a essere mantenuti in ottimo assetto. Come sempre anche questo evento (rimborsi vittime e ricostruzione) graverà sulle spalle di noi contribuenti.