Meno incidenti, ma più tragici: a Palermo diminuisce il numero degli incidenti stradali ma aumentano i decessi. Mentre Catania registra il triste primato per tasso di mortalità sulle strade. È quanto emerge dai dati di un documento elaborato dall’Unità di studi e ricerche statistiche del Comune di Palermo.
Lo scorso anno, nel capoluogo siciliano si sono verificati 2169 incidenti, un 3,9% in meno rispetto al 2016, quando si registravano 2256 sinistri. Così pure sono in calo i feriti:-5,1% in un anno. Al contrario aumenta dell'8% il bilancio dei morti per incidenti stradali. È quanto emerge dai dati di un documento elaborato dall’Unità di studi e ricerche statistiche del Comune.
Allargando l’analisi al decennio 2007-2017, si osserva un trend decrescente: dal 2007 al 2017 il numero degli incidenti èdiminuito del 19,1% e quello dei feriti del 18,4%.
"Più contrastato - si legge nel documento - l’andamento del numero dei decessi, che manifesta forti oscillazioni dovute al basso numero di eventi luttuosi. Nei primi anni del decennio, fino al 2009, il numero dei morti ha
manifestato un trend fortemente crescente, passando dai 34 decessi del 2007 ai 51 del 2009. Nei tre anni successivi, si è invece registrata una consistente diminuzione, che ha portato nel 2012 il numero dei decessi a 18, il valore più basso di tutto il decennio. Negli anni successivi, sembra invece avere intrapreso un trend crescente".
Guardano al tasso di incidentalità, cioè il rapporto tra il numero di incidenti stradali e la popolazione residente, tra le grandi città italiane Palermo è quella che registra il valore più basso, insieme con Venezia e Napoli: 323,2 nel capoluogo siciliano, 248 a Venezia e 245 Napoli. Ma se queste ultime stanno sotto la media nazionale, 289, Palermo invece la supera.
Infine, nel capoluogo siciliano il tasso di mortalità degli incidenti stradali è di molto inferiore alla media nazionale: 4 morti ogni 100mila abitanti, contro 5.6, anche se in forte aumento rispetto al 2015 (2,7) e al 2016 (3,7).
Al contrario, un'altra città siciliana, Catania, è quella che regista il valore più elevato in Italia: 5,4 morti ogni 100 mila abitanti, seguita da Trieste (4,9). Le città con il tasso più basso sono invece Bari (2,2) e Messina (2,1).
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