Domenica 17 Novembre 2024

Conte: "Italia ascoltata, a Francia e Malta 50 migranti". Sbarco dalla Diciotti, a Trapani scattano due fermi

La nave Protector di Frontex in rada a Pozzallo

"Francia e Malta prenderanno rispettivamente 50 persone dei 450 migranti trasbordati sulle due navi militari. A breve arriveranno anche le adesioni di altri Paesi europei. È il primo importante risultato ottenuto oggi, dopo una giornata di scambi telefonici che ho avuto con tutti i 27 leader europei". Lo scrive su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Finalmente l'Italia è ascoltata", aggiunge. «Due buone notizie. La Procura di Trapani ha confermato l’arresto di due immigrati sbarcati ieri dalla nave Diciotti per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.Grazie. Dei 450 immigrati su due navi al largo delle coste italiane, Francia e Malta hanno accettato di accoglierne 50 a testa, e altri Paesi faranno lo stesso. Bene.... Volere è potere io non mollo...» Lo scrive Matteo Salvini in un post su Facebook. Questa mattina intanto è stato completato il trasbordo dei 450 migranti che erano sul barcone a largo di Linosa: 176 persone sul pattugliatore 'Protector', inserito nel dispositivo Frontex, e altre 266 sul Monte Sperone della Gdf. Otto persone, tutte donne e bambini, sono invece state già trasportate a Lampedusa a bordo di motovedette della Guardia Costiera per motivi sanitari. I due pattugliatori sono il Monte Sperone della Guardia di finanza e il Protector del dispositivo Frontex. Quest'ultima è arrivata nella rada di Pozzallo con a bordo 176 migranti trasbordati la scorsa notte dal barcone proveniente dalla Libia. Il pattugliatore della Gdf, con a bordo gli altri 266 migranti, si trova, invece, al momento al limite delle acque territoriali. Le due imbarcazioni attendono disposizioni. Intanto a bordo delle due navi arriveranno viveri e medicine oltre ad una equipe di medici. La Procura di Trapani ha emesso un  decreto di fermo a carico dei due migranti sbarcati due giorni  fa dalla nave Diciotti, Bichara Tijani Ibrahim Mirghani e  Ibrahim Amid, finora indagati a piede libero per violenza  privata. Le indagini hanno accertato il loro ruolo  nell’aggressione subita dall’equipaggio della nave Vos Thalassa  che li aveva soccorsi e i magistrati hanno deciso di modificare  le accuse contestando i reati di resistenza, violenza e minaccia  a pubblico ufficiale e concorso in favoreggiamento  dell’immigrazione clandestina.

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