"E' di là da venire l'istituzione di una Anagrafe Nazionale dei vaccini. Molte Regioni sono ancora prive di una propria anagrafe vaccinale, non è prevista una data, neanche in termini previsionali, di unificazione delle Anagrafi regionali. Sui genitori graverà ancora una volta l'onere della documentazione da produrre. Sulle scuole graverà l'onere di verificare la veridicità delle dichiarazioni sostitutive. Non viene neanche ipotizzato un sistema informativo digitale di 'colloquio' tra le ASL e le Istituzioni scolastiche". Le critiche arrivano dall'Associazione nazionale presidi dopo aver preso visione delle "Indicazioni operative per l'anno scolastico/calendario annuale 2018/2019" pubblicate a firma del Direttore Generale della prevenzione sanitaria e del Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione. Secondo i dirigenti scolastici, "la loro logica è la medesima delle precedenti indicazioni operative dello scorso 27 febbraio". I presidi parlano di "disinteresse dell'Amministrazione verso chi veramente lavora nelle scuole". "Pur avendo riconosciuto il significativo innalzamento delle coperture vaccinali a livello nazionale per tutte le fasce d'età, non è stata spesa una parola per ringraziare del lavoro svolto le segreterie amministrative, i dirigenti scolastici e i docenti che si sono trovati a fronteggiare situazioni difficili, sovente in un clima di disinformazione nei confronti di coloro che, ignorando gli obblighi di legge, hanno ostacolato il normale andamento degli adempimenti previsti", fa notare l'Associazione presidi. "Viene perciò spontaneo pensare che i continui richiami alla semplificazione, alla unificazione dei sistemi informativi, alla digitalizzazione e alla dematerializzazione delle procedure amministrative sono solo una prassi retorica che non convince più e nella quale l'Anp riconosce il disinteresse dell'amministrazione verso chi veramente lavora nelle scuole", concludono i dirigenti della scuola.