Esami di maturità, oggi è stato il giorno del temuto "quizzone": la terza prova, predisposta da ciascuna commissione d'esame.
Potranno "godere" di qualche giorno in più gli studenti delle scuole sede di seggio, per i quali la terza prova è stata spostata a mercoledì 27 giugno. Poi sarà la volta dei colloqui orali.
Con la terza prova gli studenti hanno dovuto dimostrare di avere acquisito le nozioni base di materie scelte dalla commissione (fino a un massimo di cinque, di solito escludendo quelle già trattate nelle prime due prove) e studiate nel corso dell'ultimo anno.
A discrezione dei commissari anche la tipologia delle domande: trattazione sintetica, quesiti a risposta singola, quesiti a risposta multipla, problemi a soluzione rapida, analisi di casi pratici e professionali o sviluppo di un progetto (negli istituti professionali e tecnici). Solitamente la terza prova non supera le 3 ore: in ogni caso i commissari sono tenuti a comunicare in anticipo l'informazione agli studenti.
Ma questo sarà l'ultimo anno della terza prova. Addio agli esami di maturità "vecchia maniera": dall'anno prossimo infatti il "quizzone" sparirà. I prossimi esami di maturità, a partire dal 2019, avranno in tutto tre prove: i primi due scritti e poi il colloquio orale.
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