E’ stato formalmente assunto dalla Guardia costiera libica il coordinamento dei soccorsi in favore di sei barconi con un migliaio di migranti a bordo che si trovano in acque Sar della Libia. E’ quanto si apprende da fonti della Guardia costiera italiana, che per prima ha raccolto le segnalazioni di emergenza. Come previsto dalle convenzioni internazionali, viene precisato, il Centro di coordinamento del soccorso marittimo (Imrcc) della Guardia costiera di Roma, una volta ricevuta la segnalazione, ha allertato tutte le navi in transito in quella zona, con un messaggio circolare, di carattere tecnico operativo, e contemporaneamente ha avvisato la guardia costiera libica della situazione di emergenza in corso nella zona Sar libica, informandola dell’avviso inoltrato a tutte le navi. La Guardia costiera libica ha quindi risposto positivamente, assumendo così il coordinamento dei soccorsi. «In questo momento più di 1000 persone sono alla deriva su 7 barche, e l’Italia pretende di lasciarli nella mani della Libia, dove si torturano, violentano e schiavizzano le persone. Barcellona si offre come porto sicuro». Lo scrive su Twitter la sindaca di Barcellona Ada Colao, lanciando un appello al governo di Pedro Sanchez ad aiutare l’ong spagnola Proactiva Open Arms, che si trova in zona, «a salvare vite».