Con la canna da pesca e pinza avrebbero tranciato cavi rame da tralicci della pubblica illuminazione. Così sarebbe mossa una banda di ladri composta da dieci persone considerati responsabili di numerosi furti di rame ed in abitazione tra Palermo, Trapani, Agrigento, Enna e Caltanissetta.
L’indagine è stata avviata nei primi mesi del 2017 di carabinieri di Finale di Pollina, dopo una serie di furti del prezioso “oro rosso” messi a segno lungo la fascia costiera tra i comuni di Cefalù, Finale di Pollina e Campofelice di Roccella, dentro aziende operanti nel settore della distribuzione dell’energia.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini i membri della banda avrebbero “brevettato” una canna da pesca con una tronchesina sull’estremità, costruita per raggiungere i cavi dell’alta tensione e tranciarli.
L’indagine ha consentito di far luce su ulteriori 50 furti di rame, da tralicci della pubblica illuminazione. Sarebbero almeno sei le tonnellate di oro rosso, con un valore di oltre 300.000 euro.
Altri furti sarebbero stati effettuati in sei appartamenti e altri quattro ai danni di due ipermercati Leroy Merlin di Palermo. Sono stati anche rubati attrezzi agricoli e refurtiva varia del
I carabinieri della compagnia di Cefalù, al termine di una lunga e complessa attività investigativa, hanno dato esecuzione a 9 arresti domiciliari e a un obbligo di dimora nel Comune di Palermo, emesse dal gip del tribunale di Termini Imerese, su richiesta di quella procura della repubblica e sulla base delle risultanze investigative dei Carabinieri per Antonino Alvarez, 24 anni; Salvatore Renda, 29 anni; Giuseppe Giuliano, 29 anni; Francesco Briamo, 40 anni; Pietro Lo Casto, 37 anni; Carmelo Di Stefano, 56 anni; Marco Algeri, 46 anni, Damiano Algeri, 26 anni, Davide Ferrante, 24 anni. Obbligo di dimora per Girolamo Alvarez, 62 anni. Sono tutti accusati di numerosi furti di rame e in abitazione in diverse province. Alvarez Girolamo, palermitano, 62 anni , obbligo di dimora nel comune di Palermo.
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