L'inchiesta su Antonello Montante ha prodotto oggi le prime conseguenze nel mondo degli imprenditori. Si è autosospeso Giuseppe Catanzaro, il presidente di Sicindustria, eletto appena un anno fa proprio per succedere a Montante. E si è autosospeso qualche giorno fa, ma non ne era stata data notizia, anche il vicepresidente, Rosario Amarù. Entrambi sono indagati nella stessa inchiesta che ha portato ai domiciliari Montante: rispondono soprattutto di finanziamenti illeciti alla campagna elettorale di Rosario Crocetta, nel 2012. Catanzaro era stato eletto il 14 marzo del 2017. Ora Confindustria è praticamente decapitata. “A seguito dell’avviso di garanzia ricevuto e in attesa di un chiarimento che riguarda la mia persona – afferma Catanzaro – ho, con decorrenza dalla data odierna, comunicato ai preposti organi dell’associazione la mia autosospensione dalla carica di presidente di Sicindustria. Come ho già detto – aggiunge Catanzaro – il mio obiettivo è adesso quello di fornire agli inquirenti ogni elemento utile per agevolare la ricostruzione della verità storica e assicurare, al contempo, serenità alle oltre 1.500 imprese e agli oltre 80 mila dipendenti che Confindustria rappresenta in Sicilia. Ringrazio il presidente Vincenzo Boccia per il sostegno e la fiducia che non ha mai fatto mancare alla Sicilia e tutti i colleghi per il lavoro svolto fin qui, nella certa convinzione che potremo riprendere l’impegno che abbiamo dispiegato in questi mesi per sostenere le nostre imprese associate”.