
Dal politico all'avvocato, dal giornalista all'imprenditore. Antonello Montante, secondo gli investigatori, voleva conoscere il ''nemico'' o comunque le persone con cui aveva a che fare.
Sarebbe stato proprio l'ex responsabile per la legalità di Confindustria dopo la "svolta" antiracket ed ex numero uno degli industriali in Sicilia - ad avere creato la rete illegale per spiare l'inchiesta dei pm: per questo, è finito agli arresti domiciliari con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione.
Pare che Montante, attraverso Diego Di Simone, ex sostituto commissario della squadra mobile di Palermo, facesse fare a Giuseppe Graceffa, vice sovrintendente della polizia in servizio a Palermo, le interrogazioni alla banca dati della forze di polizia Sistema d'indagine (Sdi).
Sono decine i profili richiesti: da Alfonso Cicero, che era alla guida dell'Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive, a Davide Durante, ex presidente di Confidustrria Trapani, da Gioacchino Genchi, ex poliziotto e legale di Pietro Di Vincenzo, imprenditore condannato per estorsione e cessione fittizia di beni, dall'ex senatore Pd Vladimiro Crisafulli all'attuale assessore all'Economia e avvocato Gaetano Armao.
L'elenco è lunghissimo: ci sono i collaboratori di giustizia Carmelo Barbieri, Pietro Riggi e Aldo Riggi, l'ex presidente del consorzio Asi di Caltanissetta Umberto Cortese, l'ex direttore di Confindustria nissena Tullio Giarratano, l'ex assessore regionale Nicolò Marino e i suoi figli, i giornalisti Giampiero Casagni e Attilio Bolzoni.
Secondo il gip Montante ''voleva acquisire informazioni su persone che hanno rivestito un ruolo politico di ambito regionale e che erano entrate in rotta di collisione con lui e col sistema confindustriale che rappresenta in relazione alle più svariate vicende''.
Persone:
8 Commenti
Salvo P.
15/05/2018 08:18
Una sola parola "Indegni"
GaZspare Barraco
15/05/2018 13:59
Se i politici non s'inventavano gli arresti domiciliari erano dolori.Ing.Gaspare Barraco.Marsala.
Giuseppe 18
15/05/2018 08:40
Qest' indagine ancora una volta ci fa capire che non vi sia nulla da fare e per assurdo forse si stava meglio decenni prima quando il male era solo la mafia e per antimafia conoscevamo solo chi la fronteggiava a viso aperto giocandosi la vita. . ma Oggi ciò che avviene nell' antimafia e' pure peggio della mafia stessa perche' sono tutte falsità e sotterfugi. . Danni morali immensi .
Massimo L.
16/05/2018 07:49
Bravo giuseppe 18. Sei onesto e sincero, mi complimento con te. Non tutti sono per fortuna politicamente indegni e in vendita
Tio Pepe
15/05/2018 08:51
Che mente diabolica, sembra un Film di spionaggio.
Piero. 51
15/05/2018 09:13
Un altro essere che si è maldestramente servito dell'antimafia per acquisire consensi e scalare i vertici del potere
Sasa
15/05/2018 11:42
Che schifezze
IO
15/05/2018 11:59
Povera Italia, tanto bella, tanto male governata da sempre....
paco46
15/05/2018 16:18
Occorrerebbero pene pesantissime per chicchessia e senza sconti; raddoppiandoli per questa gente di potere e soprattutto per i politici.
Carità e Verità
01/02/2022 14:32
Si comprende chiaramente che non aveva nessuno alcun interesse a liberare dal pizzo perchè tu non butti fuori chi per paura di ritorsioni paga, ma vai a lanciare i lanciafiamme su chi minaccia innocenti. Già dai dettagli si capisce che c'è del lercio nelle intenzioni.