ENNA. In 39 fra braccianti agricoli e imprenditori, residenti perlopiù nelle province di Enna, Catania e Messina, erano imputati, a vario titolo, per truffa aggravata e tentata truffa ai danni dell’Inps. L’accusa, sostanzialmente, era di aver simulato giornate lavorative alle dipendenze di un’associazione agricola, al fine di ottenere l’indennità di disoccupazione.
Uno degli imputati, l’imprenditore di Capizzi Giuseppe Fascetto Sivillo, rappresentante legale dell’associazione, che ha la sede produttiva a Regalbuto, era ritenuto colui che aveva orchestrato l’intero imbroglio. Ma secondo il giudice monocratico Francesco Paolo Pitarresi, presidente facente funzioni del Tribunale di Enna, non c’è alcuna prova. E vengono assolti con formula piena, perché il fatto non sussiste, tutti e 39.
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