ROMA. "Voglio prima leggere le carte e poi parlare. Ci sarà qualche querela. Quello che ho letto finora mi convince poco. Quando si cresce bisogna stare attenti e noi staremo sempre più attenti: se qualcuno si è dimostrato furbo o poco onesto, la Lega non è casa sua". Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo sulla vicenda del voto di scambio in Sicilia. Salvini fa questo commento dopo aver incontrato alla Camera Alessandro Pagano e Angelo Attaguile, i due coordinatori regionali sicliani della Lega convocati a Roma per avere chiarimenti. "Angelo Attaguile, diversamente da come riportato da alcuni organi di stampa, non ci risulta indagato per voto di scambio". Lo afferma l'avvocato Antonio Fiumefreddo, legale del coordinatore per la Sicilia Orientale di 'Noi con Salvini', sull'inchiesta sfociata ieri con gli arresti domiciliari per i fratelli Salvino e Mario Caputo. "Con riferimento invece - aggiunge il legale - alla ipotesi di istigazione a commettere il reato all'articolo 294 del codice penale, 'attentato contro i diritti politici', riferito alla candidatura di Mario Caputo e all'uso della dicitura 'detto Salvino', chiederò già nelle prossime ore che il mio assistito sia sentito quanto prima per chiarire la sua assoluta estraneità a qualsivoglia ipotesi di illecito". "Ho atteso 24 ore per capire i dettagli dell'inchiesta nella quale, come apprendo dai media, sarei coinvolto: confermo, però, di non avere ricevuto alcun atto da parte dell'autorità giudiziaria. Solo alcuni organi di stampa mi indicano come tale. Escludo, pertanto, di essere indagato. In qualunque caso non ho e non avrei nulla da temere. Sono pronto, comunque, in ogni momento a dimostrare la correttezza e linearità dei miei comportamenti. Alla luce di tutto ciò è evidente, ad oggi, la singolarità della condizione della Lega in Sicilia: io sarei indagato senza mai aver ricevuto alcun atto, lo stesso dicasi per l'onorevole Attaguile". E' quanto dichiara il deputato della Lega Alessandro Pagano. "Non solo. Dalle notizie comunque riportate dalla stampa fino a questo momento, emerge un utilizzo più o meno strumentale da parte di alcuni media del mio nome e della mia immagine. Accostarmi o associarmi a fatti come quelli relativi al voto di scambio di cui sono del tutto estraneo, e che non appartengono alla mia storia né alla mia cultura politica e umana, è un grave danno alla mia onorabilità. Chi ha avallato questa manipolazione dell'informazione ne risponderà in sede civile", conclude Pagano.