SIRACUSA. Avrebbero messo a segno almeno quarantadue rapine con spaccata a negozi delle province di Siracusa, Ragusa, Catania, Enna e Messina. I carabinieri hanno individuato e arrestato tredici membri di due bande di ladri rumeni e catanesi accusati di associazione a delinquere finalizzata al furto aggravato e rapina.
A finire in manette: Iulian Moise, 38 anni, Florin Stoian, 27 anni, Costel Balan, 26 anni, Ilie Corodeanu, 25 anni, Graziano Crisafulli, 26 anni, Salvatore Maugeri, 22 anni, Filippo Beninato, 28 anni, Salvatore Fazio, 28 anni, Nunzio Scrivano, 32 anni, Alessio Pavone, 26 anni, Fabrizio Drago, 36 anni, Andrea Alonzo, 26 anni, Omar Nassibi, 21 anni.
I furti sono stati messi a segno tra il 201 5 e il 2017 col metodo della spaccata, rubando all’interno di tabaccherie, negozi di abbigliamento, profumerie e concessionari di auto.
Le indagini dei carabinieri di Siracusa sono state avviate nel settembre 2015 dopo una serie di spaccate avvenute nei centri abitati di tutta l’area orientale della Sicilia.
I militari hanno individuato due gruppi criminali: il primo composto da cittadini di nazionalità italiana, il secondo da quattro rumeni. Le modalità dei furti erano sempre le stesse. I ladri rubavano delle auto, che venivano poi utilizzate come arieti per sfondare gli infissi degli esercizi commerciali. Dopo i furti le auto venivano abbandonate a compiuta all’interno delle attività prese di mira.
I ladri hanno sempre agito a volto coperto. In almeno due occasioni, sono stati sorpresi dal proprietario di un esercizio commerciale che stava per essere derubato e, in un secondo, scoperti da una guardia giurata. I ladri li hanno minacciati per portare a termine il furto, costringendo i poveri derubati ad assistere inermi alla conclusione della rapina.
Dopo una rapina i ladri sono stati rintracciati da una pattuglia, ma per sfuggire all’inseguimento hanno imboccato l’autostrada Siracusa-Catania nel senso opposto di marcia. L’auto si è ribaltata all’altezza di un cavalcavia a causa della forte velocità e i ladri si sono gettati a piedi da un dirupo.
Per individuare le bande, i carabinieri hanno agganciato le celle dei telefoni di alcuni degli indagati per svelare i loro tragitti. Sono state sequestrate 10 auto usate dai due gruppi e 300 chili di tabacchi sottratti alle tabaccherie prese di mira.
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