PALERMO. Estorsioni a sfondo sessuale, chiamate anche “sextortion”. E’ il nuovo fenomeno criminale scoperto dalla polizia di stato italiana con la collaborazione della gendarmerie royale del regno del Marocco. Sono stati arrestati ventitré marocchini accusati di estorsioni a sfondo sessuale a cittadini italiani. La sextortion è un fenomeno criminale che ha riguardato finora migliaia di utenti del web che si sono imbattuti in richieste di amicizia provenienti da giovani e belle ragazze che al termine di conversazioni su video-chat via via più intime. Così queste chat diventano motivo di ricatto. Viene chiesto alle vittime di pagare somme di denaro, con la minaccia che se non avessero pagato avrebbero visto pubblicare i filmati sui profili Facebook personali, di familiari o amici o sul canale youtube. Dalle investigazioni gli agenti hanno individuato i dati utilizzati dagli estorsori, come nickname, nominativo o indirizzo di pagamento della somma estorta, indirizzo di posta elettronica, numero della transazione effettuata e contribuito ad individuare i responsabili delle condotte criminose in diversi Paesi, tra i quali il Marocco, confluiscono le somme di danaro richieste. L'operazione di polizia prosegue con ulteriori sviluppi investigativi e rappresenta un primo importante esito dello sviluppo delle informazioni ricevute in Italia dalla polizia postale e delle comunicazioni.