Venerdì 22 Novembre 2024

Il Papa nei luoghi di Padre Pio: "Un esempio di amore verso i deboli"

Papa Francesco a Pietrelcina, per la visita pastorale nei luoghi di Padre Pio

PIETRELCINA. Papa Francesco nei luoghi di Padre Pio, a Pietrelcina, per la sua visita pastorale, e poi anche a San Giovanni Rotondo: un pellegrinaggio che avviene nel centenario della comparsa delle stimmate permanenti e nel 50/mo anniversario della morte del santo. "Cari fratelli e sorelle di Pietrelcina e della diocesi di Benevento, voi annoverate san Pio tra le figure più belle e luminose del vostro popolo". Così papa Francesco si è rivolto ai migliaia di fedeli che lo attendevano e che hanno partecipato nella notte alla veglia di preghiera iniziata già da ieri sera. "Questo umile frate cappuccino - ha detto nel suo discorso nel piazzale antistante l'Aula Liturgica di Piana Romana - ha stupito il mondo con la sua vita tutta dedita alla preghiera e all'ascolto paziente dei fratelli, sulle cui sofferenze riversava come balsamo la carità di Cristo". "Imitando il suo eroico esempio e le sue virtù, possiate diventare voi pure strumenti dell'amore di Gesù verso i più deboli - ha aggiunto il Pontefice -. Al tempo stesso, considerando la sua incondizionata fedeltà alla Chiesa, darete testimonianza di comunione, perché solo la comunione, cioè essere sempre uniti in pace tra noi, la comunione tra noi, edifica e costruisce". "Sono lieto di trovarmi in questo paese, dove Francesco Forgione nacque e iniziò la sua lunga e feconda vicenda umana e spirituale - ha affermato il Pontefice -. In questa comunità egli temprò la propria umanità, imparò a pregare e a riconoscere nei poveri la carne del Signore, finché crebbe nella sequela di Cristo e chiese di essere ammesso tra i Frati Minori Cappuccini, diventando in tal modo fra Pio da Pietrelcina". "Qui - ha proseguito - egli cominciò a sperimentare la maternità della Chiesa, della quale fu sempre figlio devoto. Qui meditò con intensità il mistero di Dio che ci ha amati fino a dare Sé stesso per noi". Francesco ha sottolineato che "ci troviamo oggi nello stesso terreno sul quale padre Pio dimorò nel settembre 1911 per 'respirare un po' di aria più sana' dopo che ne aveva 'sperimentato la miglioria' per il proprio fisico. In quel tempo, infatti, egli risiedeva nel suo paese natale per motivi di salute. Quello non fu, per lui, un periodo facile: era fortemente tormentato nell'intimo e temeva di cadere nel peccato, sentendosi assalito dal demonio". "In quei terribili momenti - ha aggiunto - padre Pio trasse linfa vitale dalla preghiera continua e dalla fiducia che seppe riporre nel Signore: 'Tutti i brutti fantasmi che il demonio mi va introducendo nella mente spariscono allorché fiducioso mi abbandono nelle braccia di Gesù'. Ma qui c'è tutta la teologia! Così scriveva al Ministro provinciale, padre Benedetto, nel marzo 1911, asserendo che il proprio cuore si sentiva 'come attratto da una forza superiore prima di unirsi a Lui la mattina in sacramento'". "Padre Pio si immerse quindi nella preghiera per aderire sempre meglio ai disegni divini - ha concluso. Attraverso la celebrazione della Santa Messa, che costituiva il cuore di ogni sua giornata e la pienezza della sua spiritualità, raggiunse un elevato livello di unione con il Signore. In questo periodo, ricevette dall'alto speciali doni mistici, che precedettero il manifestarsi nelle sue carni dei segni della passione di Cristo".

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