PALERMO. Sono circa 160 mila le cause civili pendenti in Sicilia e relative a liti per questioni condominiali. La stima arriva dal Codacons. Sempre più spesso litigi e acredini tra vicini di casa finiscono nelle aule di tribunale; discussioni che nascono per i più svariati motivi: il volume troppo alto del televisore, auto e scooter parcheggiate negli spazi condominiali, animali domestici che sporcano e piante sui balconi che infastidiscono chi abita ai piani bassi. Tra ricorsi, controricorsi e spese legali la spesa è pari in media a 5 mila euro a vertenza, spiega l'associazione, che ricorda che è attivo il servizio "scudo legale" messo a disposizione per i propri associati. I principali motivi di lite nei condomini della regione sono gli odori fastidiosi provenienti da altri appartamenti (in genere legati all'utilizzo della cucina); rumori molesti (tv o radio a volume eccessivo, scarpe col tacco, sedie spostate, ecc.); animali domestici (cani che sporcano il cortile, che abbaiano eccessivamente, che attaccano altri condomini, gatti che miagolano di notte); errato utilizzo delle aree condominiali comuni (auto parcheggiate in modo errato, materiali depositati negli androni, terrazze condominiali usate come ripostigli); problemi connessi ai cortili o ai giardini condominiali (bambini che giocano a pallone, persone che parlano a voce alta); vertenze con l'amministratore di condominio (richieste inevase, lavori non eseguiti, manutenzione dei locali non effettuata); piante e balconi (innaffiatura eccessiva, foglie che cadono, tovaglie e tappeti sbattuti dal piano superiore).