Venerdì 15 Novembre 2024

Giornalisti aggrediti a Ostia, Roberto Spada rinviato a giudizio

Roberto Spada

ROMA. Roberto Spada è stato rinviato a giudizio assieme al suo complice Ruben Nelson Del Puerto per l'aggressione ai giornalisti della Rai Daniele Piervincenzi ed Edoardo Anselmi avvenuta ad Ostia il 7 novembre scorso. Lo ha deciso il gup di Roma Maria Paola Tomaselli che ha fissato il processo al prossimo 30 marzo. i due imputati sono accusati di lesioni e violenza privata aggravate dal metodo mafioso. Si è svolto questa mattina fuori dal tribunale di Roma, in contemporanea con l'udienza gup, un sit-in di sostegno a Piervincenzi e Anselmi. Alla manifestazione hanno partecipato le associazioni Articolo 21 e Rete No bavaglio con l'adesione dell'Usigrai, Ordine dei Giornalisti ed Fnsi. "Mai più soli" lo slogan scelto dai promotori del sit in durante il quale è stato ricordato che, nel solo 2017, sono stati 423 in Italia i giornalisti vittime di violenze o intimidazioni. "Non provo nessun rancore nei confronti di Roberto Spada. La mia preoccupazione va al territorio, serve attenzione: Ostia non va abbandonata, ce lo chiedono i cittadini", ha detto Piervincenzi. Nel procedimento si sono costituiti parte civile Fnsi, Consiglio nazionale dell'ordine dei Giornalisti, Libera, l'Associazione Antonino Caponnetto e la Regione Lazio. "L'ammissione delle parti civili - ha concluso Piervincenzi - è un segnale importante per la difesa della categoria e della libertà di stampa". "L'ammissione di parte civile della Fnsi e dell'Ordine dei Giornalisti conferma la gravità di una brutale aggressione in pieno stile mafioso che, colpendo i giornalisti Piervincenzi e Anselmi, offende il diritto all'informazione di ogni cittadino. Nessun cronista è più solo nel far fronte alle intimidazioni e alle minacce di chi vorrebbe impedire ai colleghi di svolgere il loro lavoro al servizio dell'opinione pubblica", commentano in una nota Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi.

leggi l'articolo completo