PALERMO. Invasi a secco in tutta la Sicilia, da Palermo a Catania presto l'acqua potrebbe essere razionata a partire dalle campagne. Sull'emergenza idrica è dedicato un approfondimento sul Giornale di Sicilia di oggi.
Il quadro è desolante: i maggiori bacini artificiali destinati all’irrigazione - si legge sul quotidiano - sono mediamente sotto il 20% della propria portata. A rischio sono soprattutto le campagne delle province di Palermo, Enna, Siracusa e Catania, dove la coltivazione degli agrumi è in forte crisi. A sostegno delle arance della Piana di Catania è intervenuto ieri anche il ministero dell’Agricoltura, che ha annunciato di acquistare 4.500 tonnellate di arance da distribuire agli indigenti.
A Palermo intanto si è corso già ai ripari. L'Amap ha preso in affitto sei pozzi, alcuni a Ciaculli, e predisposto il prelievo dalla condotta di Presidiana, a Cefalù. Due mosse per scongiurare sì il razionamento dell'acqua in città e provincia, ma per un periodo limitato. Durante il vertice tenutosi ieri all’assessorato regionale dell’Energia si è deciso di attivare le procedure per richiedere al Governo nazionale il riconoscimento dello stato di calamità naturale per la provincia palermitana.
Tutti i dettagli sul Giornale di Sicilia di oggi.
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