MILANO. A lui Totò Riina, il boss di cosa nostra morto il 17 novembre scorso, "sta simpatico". Una frase, quella pronunciata da un giovanissimo studente, che ha suscitato tante polemiche sull'istituto Righi-Falcone di Corsico, nel Milanese. Sì perché se il ragazzo è stato allontanato dalla classe per la dichiarazione fatta in favore di un mafioso, dall'altro un docente invece è intervenuto in sua difesa, tacciando il comportamento della collega come "anti-democratico".
La storia è riportata sul quotidiano Il Giorno. A difendere lo studente è intervenuto il professore Pietro Marinelli, nome già noto per le sue frasi contro l'Islam (e che anche in quel caso scatenò non poche reazioni nel mondo della scuola).
La polemica è continuata sui social: "Dovrebbe prevalere il rispetto, almeno dei morti", ha ribadito il prof. "Sì, quelli uccisi da Riina", ha risposto un utente. E Marinelli: "I morti sono tutti uguali. Così non si rispetta la diversità di pensiero".
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