
PARMA. E’ in fin di vita il boss corleonese Totò Riina. Malato da tempo, è ricoverato nel Reparto detenuti dell’ospedale di Parma. Il capomafia, in coma da giorni dopo due interventi chirurgici, compie oggi 87 anni. Arrestato il 15 gennaio del 1993 dopo 24 anni di latitanza, è ancora considerato dagli inquirenti il capo indiscusso di Cosa nostra.
Riina sta scontando 26 condanne all’ergastolo per decine di omicidi e stragi tra le quali quella di viale Lazio, gli attentati del '92 in cui persero la vita Falcone e Borsellino e quelli del '93, nel Continente. Sua la scelta di lanciare un’offensiva armata contro lo Stato nei primi anni '90. Mai avuto un cenno di pentimento, irredimibile fino alla fine, solo tre anni fa, dal carcere parlando con un co-detenuto, si vantava dell’omicidio di Falcone e continuava a minacciare di morte i magistrati.
L’ultimo processo a suo carico, ancora in corso, è quello sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia, in cui è imputato di minaccia a Corpo politico dello Stato. Nelle ultime settimane Riina è stato operato due volte. I medici hanno da subito avvertito che difficilmente il boss,le cui condizioni sono da anni compromesse, avrebbe superato gli interventi.
A luglio scorso il tribunale di sorveglianza di Bologna aveva rigettato la richiesta di differimento della pena per Totò Riina. I giudici hanno ritenuto che il boss 87enne fosse curato nel migliore dei modi nell’ospedale emiliano. La decisione ha fatto seguito al provvedimento con cui la Cassazione aveva chiesto alla Sorveglianza di motivare meglio la compatibilità con il regime carcerario del boss malato. Riina ha sì molte malattie, alcune legate all’età, ma è assistito quotidianamente con «estrema attenzione e rispetto della sua volontà, al pari di qualsiasi altra persona che versi in analoghe condizioni fisiche», hanno scritto i magistrati. Condizioni che, per il collegio, non riducono il pericolo: Riina è «vigile» e «lucido» e non è cambiato.
Intanto con il parere positivo della Procura nazionale antimafia e dell’Amministrazione penitenziaria, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha firmato il permesso per i figli di Totò Riina che potranno stargli vicino, nella struttura sanitaria a Parma in cui si trova da tempo e le cui condizioni sono precipitate.
Persone:
12 Commenti
Franz
16/11/2017 18:38
Lo Stato, la Nazione deve rimanere umana, di fronte a tanta barbarie di cui Riina è stato un "degno" rappresentante.
Francesco
16/11/2017 18:40
Solo Dio potrà perdonarlo nella sua infinita bontà,noi Italiani ed in particolare noi Siciliani non lo perdoneremo mai per tutto il male che ha fatto alla nostra terra !!
IO
17/11/2017 00:03
Ci penserà Nostro Signore giudicare i suoi atti terreni
Rock
16/11/2017 19:16
Ha cambiato il corso della storia della Sicilia, impugnandone le sorti e frenando lo sviluppo. Per generazioni, causando un danno umanamente impossibile da quantificare. A cio,aggiungiamo gli attentati, i morti, i figli rimasti orfani e le donne vedove....non oso pensare quante cose belle poteva fare questa intelligenza sopraffina se fosse stata votata al bene...
Giovanni
16/11/2017 19:59
solo le persone cattive oltre ogni limite possono infierire su un morto....questa è una certezza!
Antonino Pipitò
16/11/2017 20:05
Chiedetevi chi gli ha detto di fare gli attentati , come mai non lo hanno preso per anni e chi e a che patto lo hanno fatto prendere e quanti morti ci saranno appena si apre qualche guerra di mafia per la successione invece di inneggiare alla sua probabile ed imminente dipartita.
TONY
16/11/2017 20:18
ricordo a tutto il mondo che ha provocato un infinito dolore a migliaia di persone SOLO DIO POTRA DISCUTERE QUESTA CAUSA IO NON AVREI MAI DATO IL PERMESSO A NESSUN FAMILIARE ANCHE PERCHE ESSENDO IN COMA NON POTRA VEDERE NESSUNO DEI SUOI .PERTANTO CHE SENSO HA
Giovanni
16/11/2017 23:41
è a chi ammibistrava i beni dello stato,spesso impropriamente sequestrati, per usurparli e gli pagavano pure la scorta che avresti fatto? non ti indigindigna la cosa che nessuno è andato in galera????
IO
17/11/2017 00:05
DIO è misericordia...
Sandra
16/11/2017 20:20
Ma ora a Dio cosa gli racconterà? Che non è stato lui?
Marco
16/11/2017 20:30
Spero che continui a vivere. Per tanto tempo, in carcere.
Un su chiari sti riscussi
16/11/2017 20:38
Io dico sempre che la mafia è una montagna di merda !!!!!! E a questi elementi che la compongono dico pure, che è più facile infierire che perdonare!!!! Pertanto se qualcuno di questi legge il mio messaggio gli dico : RIFLETTETE e fate della vs vita ,una vita libera
Giuseppe
16/11/2017 21:45
È uno schifo Morire e non pentirsi!!!
Jack64
16/11/2017 22:24
Quando trucidarono Falcone e borsellino e gli agenti della scorta oltre a tantissimi padri e madri di famiglia brindarono alla loro morte e adesso che ci si aspetta,....forse il perdono? E da parte di chi?
Giuseppe
16/11/2017 22:40
Come diceva il grande compagno Peppino Impastato, "la mafia è una montagna di merda!" Peppino è vivo e lotta insieme a noi!