PALERMO. Il Tribunale di Caltanissetta ha condannato a sei anni di reclusione Massimo Ciancimino, accusato di calunnia nei confronti dell’ex capo della polizia, e Lorenzo Narracci, uomo dei servizi segreti.
Il tribunale, presieduto da Valentina Amelia e Maria Balbo, è andato oltre ai 5 anni e 9 mesi chiesti dal pubblico ministero di Caltanissetta, Stefano Luciani. Ciancimino jr avrebbe accusato ingiustamente Gianni De Gennaro, sostenendo che avesse dato informazioni riservate a Vito Ciancimino tramite il conte Romolo Vaselli, imprenditore edile, considerato un prestanome dell'ex sindaco mafioso di Palermo.
L'imputato avrebbe pure incolpato Lorenzo Narracci, uomo dei servizi segreti, piazzato da Ciancimino jr al centro delle relazioni fra il padre, Bernardo Provenzano e altri prezzi grossi di Cosa nostra. Ciancimino jr dovrà anche risarcire con 100 mila euro De Gennaro 80 mila Narracci. Si erano costituiti parte civile con l'assistenza degli avvocati Franco Coppi, Francesco Bertorotta, Michele La Forgia e Pietro Pistone. Il reato si prescriverà a breve.
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