Lunedì 23 Dicembre 2024

Carabinieri accusati stupro a Firenze, la Pinotti: "La sospensione non basta"

FIRENZE. "Sono state fatte cose gravissime, contro le regole e contro l'etica dei Carabinieri. Non ci sono attenuanti. Non posso anticipare l'esito della commissione interna, il primo atto è stata la sospensione ma penso si debba andare oltre". Lo ha detto la ministra della Difesa, Roberta Pinotti, parlando a Porta a Porta in onda stasera dei due Carabinieri accusati di stupro a Firenze. "Bisogna far lavorare le inchieste, ma di fronte a fatti del genere bisogna mettere in atto le azioni più forti e nette", ha aggiunto. Sarebbe un palermitano di 32 uno dei due carabinieri coinvolti nello stupro. L'altro sarebbe un pratese di 50 anni.  Secondo quanto ricostruito, le due giovani statunitensi accusano i due carabinieri di averle violentate mentre i militari erano in servizio. Le due, entrambe intorno ai vent'anni, si sono presentate nella prima mattina di giovedì 7 settembre in questura a Firenze, raccontando la loro versione agli agenti. Due carabinieri le avrebbero viste fuori da un locale fiorentino e quindi accompagnate a casa con la macchina di servizio. Le due secondo la ricostruzione raccolta dalla polizia, sarebbero state stuprate nel loro appartamento nel centro storico. Gli investigatori valutano il racconto e svolgono tutti gli accertamenti del caso di concerto con la procura di Firenze. Tra le attività di indagine, c'è un'analisi sui vestiti che indossavano le due giovani, vestiti che sono stati sequestrati. I due carabinieri accusati dalle ragazze sarebbero intervenuti in nottata con altre pattuglie in una discoteca di Firenze per una rissa e sarebbe stato lo stesso proprietario a chiamre il 112. Poi ci sarebbe stato l'incontro con le ragazze e la presunta violenza. Trasportate in ospedale per gli accertamenti che si svolgono in questi casi, sono nel capoluogo toscano per un periodo di studio e frequentano i corsi di una nota università.

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