LIVORNO. Dopo un giorno di ricerche è stato ritrovato senza vita il corpo di Martina Bechini, la donna di trentaquattro anni, sposata da poco, che la notte del nubifragio era stata trascinata via dalla furia delle acque del Rio Ardenza in piena insieme al marito. Lui era stato recuperato vivo ieri mattina, attaccato a un tronco, lei non ce l’ha fatta. I due si trovavano nella loro abitazione nel quartiere di Collinaia ed erano usciti per controllare quello che stava accadendo. Salgono così a sette le vittime accertate della tragedia che si è abbattuta sulla città di Livorno. Adesso le ricerche si concentrano sull'unico disperso che manca ancora al triste appello, il sessantasettenne Gianfranco Tampucci, l’uomo che abitava in via D’Alò, in una zona anch’essa vicina al torrente. Il cadavere della donna, è stato trovato coperto dal fango nell’angolo di un giardino di una villa privata che sorge sul viale di Antignano, in prossimità della foce del rio Ardenza, tra la Rotonda e i Tre Ponti, a pochissima distanza da dove era stato salvato il marito, che aveva resistito alla corrente rimanendo aggrappato per tutta la notte a dei tronchi. Non si ferma però il dispositivo di ricerche che ha ampliato il raggio di azione anche in mare, dato che tra le ipotesi formulate si presupponeva che i corpi dei dispersi potessero essere stati trascinati al largo dalla forza della piena del torrente. In nottata sulla città ha piovuto per circa un’ora, poi ha smesso ed oggi il tempo ha concesso una tregua. In campo da stamani la direzione marittima della Toscana aveva dunque moltiplicato gli sforzi per le ricerche, in stretto coordinamento con la struttura di emergenza della prefettura, coordinando l’intervento dei mezzi navali di superficie e subacquei della guardia costiera e dei vigili del fuoco, compreso il coinvolgimento del nucleo sommozzatori di Genova e quello di un elicottero della base aeromobili di Sarzana. Lo specchio di mare interessato è quello antistante la foce del Rio Ardenza e del litorale sud di Livorno. Da terra invece i vigili del fuoco hanno impiegato 90 unità: alle squadre di Livorno si sono aggiunti rinforzi dai comandi di tutta la regione, Arezzo, Firenze, Grosseto, Lucca, Massa e Siena. Mentre da fuori Toscana sono arrivate squadre da Ancona, Bologna e Modena, così come sono stati inviati 130 volontari della protezione civile da Emilia Romagna e Liguria.