ROMA. Stop all’autovelox 'selvaggio' usato più allo scopo di fare cassa che come dissuasore per gli automobilisti che premono troppo il piede sull'acceleratore. Il Viminale ha appena emanato, il 7 agosto, una circolare, firmata dal direttore Centrale delle Specialità della Polizia Stradale, Roberto Sgalla, che fissa alcune regole chiave: gli autovelox devono essere preannunciati con segnali a terra e le postazioni di controllo devono essere visibili. «Da oggi - spiega Rocco Palese, vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera, soddisfatto per l’intervento - tutte le forze dell’ordine che disattenderanno le disposizioni ministeriali commetteranno il reato di abuso d’ufficio ed i verbali potranno essere annullati presentando ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace». La regolamentazione discende dal decreto del ministero delle Infrastrutture del 13 giugno scorso e viene ora integrata nell’atto del Viminale per disciplinare in maniera puntuale l'attività di polizia stradale. Ai prefetti è demandato il compito di estendere il contenuto della circolare anche ai corpi di polizia provinciale e municipale. «Gli organi di polizia stradale che utilizzano i dispositivi ed i sistemi di controllo della velocità - si legge nel documento - devono assicurarsi che la postazione di controllo sia efficacemente segnalata e resa visibile, nonché collocata a un’adeguata distanza, sia dal segnale che indica l’attività di accertamento, sia dal segnale riportante il limite massimo di velocità». Le segnalazioni valgono tanto per gli apparecchi fissi che per quelli mobili. "L'attività di accertamento effettuata con tali dispositivi - specifica la circolare - deve essere presegnalata con segnali temporanei che, per caratteristiche, siano del tutto simili a quelli permanenti». Le postazioni di controllo devono inoltre "rese visibili» con «segnali» e, insieme o in alternativa, con "la presenza di personale in uniforme o dell’autoveicolo di servizio». E se la postazione è nel lato opposto al verso di marcia, deve essere indicata in modo da essere visibile nel senso di marcia sottoposto a controllo. Se queste regole non saranno rispettate potrebbe essere inficiata la legittimità dell’attività di controllo e delle sanzioni. Non solo. Gli autovelox, dopo la taratura iniziale, dovranno essere sottoposti a verifiche periodiche, con cadenza annuale, per controllarne funzionalità e attendibilità. Una misura che discende da quanto stabilito dalla Corte Costituzionale con una sentenza del 18 giugno 2015.