PALERMO. La giustizia amministrativa contesta altri due criteri dell'Avviso 8, il bando da 136 milioni per finanziare i corsi di formazione. Dopo aver criticato i criteri che attribuivano punteggi agli enti con più corsi e allievi formati alle spalle, adesso nel mirino sono finiti gli articoli che premiavano gli enti col maggior numero di dipendenti storici.
Secondo la Regione però le ultime contestazioni del Cga non avranno alcun effetto: da una prima simulazione emerge che, pur rifacendo la graduatoria ed escludendo questi due criteri, gli enti interessati dai cambiamenti saranno solo sei o sette e la graduatoria non avrà sconvolgimenti. Anzi, paradossalmente alcuni degli enti che avevano fatto ricorso perderanno delle posizioni. Questo perchè il ricorso accolto in appello è solo uno dei tanti punti che erano stati sollevati dagli enti con la speranza di bloccare l'Avviso 8 e rivedere per intero la graduatoria. Tra l'altro i dipendenti, nonostante i criteri potrebbero saltare, possono stare tranquilli: “Le assunzioni sono garantite dall'accreditamento, gli enti devono assumere il personale storico iscritto all'albo unico”.
Intanto la Regione dovrà rivedere i punteggi anche se in parte. Ci sono infatti enti di formazione che hanno ricevuto un punteggio aggiuntivo per accedere ai finanziamenti della Regione, solo perchè hanno dichiarato di voler assumere personale storico pur non avendolo. “Ma è illogico premiare un ente per qualcosa che non si ha” dicono adesso in sostanza i giudici del Cga, che in appello hanno accolto in parte il ricorso di due enti di formazione esclusi dalla ripartizione dei 136 milioni stanziati dalla Regione. Ad essere contestati questa volta sono stati due criteri dell'Avviso 8 per avviare i corsi tradizionali, noti come B1 e B2, che davano punteggio aggiuntivo a chi aveva in pianta organica dipendenti con più di dieci anni di anzianità. I nuovi enti, per accaparrarsi punti in più, si sono impegnati ad assumere il personale storico pur non avendolo. E questo avrebbe penalizzato alcuni enti storici che invece quel personale lo avevano già.
Il Cga ha accolto così il ricorso di alcuni enti pur respingendo però tutta una serie di altre richieste. In particolare si tratta dell'associazione Politea, difesa dagli avvocati Girolamo Rubino, Lucia Alfieri e Calogero Marino, e dell'ente Irgem, difeso dallo studio Caldarone. Nessun dramma però dal dipartimento della Formazione guidato da Gianni Silvia: gli uffici hanno già fatto una simulazione e anche sospendendo i due criteri contestati in graduatoria non ci sarebbero significativi movimenti ma piccoli spostamenti che interesserebbero sei, sette enti per una quantità di somme ritenuta esigua. “L'Avviso 8 va avanti” dicono dunque dall'assessorato di Bruno Marziano, che ha già inviato decine di decreti alla Corte dei Conti in attesa del via libera che farà partire i corsi di formazione.
L'assessorato ha già fatto i conti con un'altra richiesta dei giudici amministrativi di rivedere altri due criteri dell'Avviso 8, A1 e A2, che premiavano gli enti che avevano formato più allievi e concluso un numero maggiore di corsi. Anche in quel caso il bando aveva evitato il blocco totale. Resta da capire adesso cosa decideranno i giudici nel merito: nel frattempo, quando arriverà il via libera della magistratura contabile, i corsi potranno partire.
Nel frattempo però una brutta notizia per gli 8 mila dipendenti del settore arriva dalla commissione Bilancio dell'Ars che ha respinto la proposta del deputato del Psi, Giovanni Di Giacinto, di stanziare i 31 milioni di fondi comunitari rimasti per far scorrere la graduatoria. “O si finanziano tutti gli enti o niente” dice il deputato Riccardo Savona. Ma per Di Giacinto “non si tratta di voler favorire qualcuno, le somme sono queste, tra l'altro se non si impegnano entro il 2017 vengono perse”. Se ne riparlerà in Aula, quando il tema potrebbe tornare in discussione.
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