ROMA. «Nel diritto internazionale la tratta degli esseri umani è distinta dal traffico illegale dei migranti che tuttavia è sostenuto e alimentato anch’esso da spietate e sanguinarie bande che sospingono le loro vittime verso condizioni di servitù e annichilimento personale. La solidarietà e la civiltà degli europei vanno messe a servizio di un contrasto efficace di questi mercanti di morte». Lo ha detto il presidente della Repubblica Mattarella in occasione della Giornata mondiale contro la tratta degli esseri umani.
La tratta delle persone è un crimine atroce e inaccettabile, che si riaffaccia periodicamente nella storia dell’umanità e sfida le nostre coscienze. E’ importante che le Nazioni Unite abbiano deciso di dedicare una Giornata mondiale contro il traffico di esseri umani, con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini e istituzioni, richiamando ciascuno al dovere morale e alla dignità civile di una lotta senza frontiere contro queste forme di schiavitù».
Bisogna «combattere il traffico anti-umano con tutte le energie necessarie e anche con una visione di insieme. Occorre promuovere cooperazione e sviluppo per prosciugare i bacini dell’estrema indigenza che inducono ad affidarsi a organizzazioni criminali prive di scrupoli. Occorre fermare le armi che destabilizzano intere società per promuovere pace, diritti, civiltà. E occorre individuare e colpire con strumenti adeguati le organizzazioni dei trafficanti, spezzando reti di complicità e connivenza».
«La comunità internazionale non può assistere, imbelle, a queste tragedie. Gran parte delle vittime della tratta sono donne e bambini - continua il capo dello Stato -. Il loro grido di dolore non resti inascoltato. Il loro diritto alla vita e i loro diritti fondamentali sono strettamente connessi ai nostri. Nessun popolo o cittadino può restare indifferente finché uno solo tra gli esseri umani è costretto a vivere come schiavo. Nel Mediterraneo questo impegno ha molta attinenza con il contrasto alle bande criminali che gestiscono il traffico di migranti e profughi».
In occasione della Giornata Mondiale contro la tratta di persone è intervenuto anche papa Francesco all’Angelus: «Ogni anno migliaia di uomini, donne e bambini sono vittime innocenti dello sfruttamento lavorativo e sessuale e del traffico di organi».
"Desidero richiamare l’impegno di tutti affinché questa piaga aberrante, forma di schiavitù moderna, sia adeguatamente contrastata - ha aggiunto -. Preghiamo insieme la Vergine Maria perché sostenga le vittime della tratta e converta i cuori dei trafficanti». Papa Francesco all’Angelus ha aggiunto 'a bracciò che «sembra che ci siano così abituati da considerarla una cosa normale. Questo è brutto - ha affermato -, è crudele, è criminale!». Al termine del suo appello, il Papa ha quindi recitato insieme ai fedeli un’Ave Maria.
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