PALERMO. Un altro processo per Calogero Mannino, l’ennesimo. Ma a giudizio - con l’accusa di falso, per le visite «proibite» in carcere a Totò Cuffaro - vanno anche altri politici siciliani, da Mirello Crisafulli a Pino Firrarello, da Pippo Gianni a Cataldo Salerno, da Pippo Scalia a Sebastiano Sanzarello e Nunzio Cappadona. Ventotto in tutto gli imputati, appartenenti a vari partiti ed ex partiti, rinviati a giudizio dal Gup di Roma Livio Sabatini, che ha accolto la richiesta del pm Barbara Zuin.
Altre posizioni di politici siciliani erano state archiviate la settimana scorsa, su richiesta della stessa Procura della Capitale, ma solo cinque in maniera completa: sono quelle di Simona Vicari, Antonello Antinoro, Nino Dina, Saverio Romano e Salvo Fleres. Adesso invece i rinvii a giudizio. Per capire di cosa si tratti, basta pensare che fra coloro che saranno processati c’è anche Renato Farina, il giornalista ed ex agente dei Servizi col nome di Betulla, ex deputato nazionale del Pdl, già condannato (ma ancora sub judice) per un fatto analogo, le visite in carcere a Lele Mora in compagnia di un amico dello stesso manager dello spettacolo.
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