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Addio a Carla Fendi: da Armani a Franceschini, il saluto di stilisti e politici

ROMA. Con la scomparsa di Carla Fendi, presidente della Fondazione omonima e presidente onorario della griffe di adozione francese, visto che da anni appartiene al Gruppo LVMH, il made in Italy perde un’altra sua pioniera, un’altra artefice del successo della moda italiana nel mondo.

Come lo sono state Laura Biagiotti, Krizia e in altri tempi Micol Fontana. E’ infatti alla quarta delle sorelle Fendi - Paola (1931), Anna (1933), Franca (1935), Carla (1937) e Alda (1940) - che entra nell’azienda di famiglia dopo gli studi classici, alla fine degli anni Cinquanta, ancora giovane accanto alle sue sorelle, che si deve l’internazionalizzazione del marchio Fendi e la sua conquista dei mercati esteri, in particolare dell’America.

«Sono vicino alla famiglia Fendi e penso con affetto a Carla, alla sua indole generosa, al suo spirito di mecenate che gioiva per ogni antica bellezza riportata alla luce, e al suo importante contributo dato alla moda italiana. Era una donna saggia e averla conosciuta è stato un grande piacere». Dice Giorgio Armani ricordando Carla Fendi.

«Addio Carla Fendi, indimenticabile e unica regina della moda. Hai reso grande Roma e l’Italia intera. Grazie». Lo scrive su Twitter, invece, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

«Sono molto addolorato per la scomparsa di Carla Fendi, una donna colta e sensibile che ha fatto del mecenatismo una cifra della sua vita».

Così il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, che in una nota ricorda: «sono passate solo poche settimane da quando abbiamo presentato insieme la sessantesima edizione del festival di Spoleto e abbiamo parlato dei tanti progetti della sua Fondazione nata per sostenere la cultura e sensibilizzare i privati per la preservazione di beni e valori culturali del passato e garantire la continuità e la crescita nel futuro». «È un giorno triste per la cultura italiana - conclude il ministro - se ne va una donna colta e sensibile di cui sentiremo la mancanza».

«Addio Carla Fendi, grande cittadina romana che con la sua creatività e abilità imprenditoriale ha portato la moda italiana in tutto il mondo». Twitta a sindaca di Roma Virginia Raggi.

«Conoscevo bene Carla Fendi, la sua passione, la dedizione al lavoro e soprattutto l’amore che la legava alla sua, alla nostra città». E’ il ricordo di Walter Veltroni. «Lei - sottolinea Veltroni in una nota - insieme alle sorelle, ha sempre rappresentato una eccellenza di Roma. Era attenta alla cultura, all’arte per la quale si è prodigata, è stata protagonista nella trasformazione della società di famiglia in una grande presenza insieme imprenditoriale e creativa conosciuta ed ammirata in tutto il mondo. La sua morte mi addolora e colpisce, se ne va una protagonista".

Il prossimo venerdì 23 Giugno nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati, la Fondazione Carla Fendi, intitolata alla stilista scomparsa ieri, riceverà il premio Europa e cultura - Spazio ai giovani, evento che ha luogo nell’ambito del Convegno «I giovani e l’Europa.

Una simbiosi necessaria». Organizzato dalla scrittrice Anna Manna con la presidenza della giuria di Corrado Calabrò, il Premio sarà dato al Racconto di Natale, il Presepe Fotografico immortalato dalle immagini di Fiorenzo Niccoli, con la supervisione di Piero Tosi, e la partecipazione degli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia. Direzione Artistica di Quirino Conti.

Il Presepe fotografico, sapientemente interpretato quindi dai giovani attori, è stato esposto con grande successo nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, la Chiesa degli Artisti a Roma in piazza del Popolo per tutto il periodo dell’Avvento, rientrando nel terzo appuntamento del ciclo Arte e Liturgia sostenuto dalla Fondazione Carla Fendi, ed è stato visto da più di 4000 visitatori.

 

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