ROMA. Cinquantadue dispersi in mare al largo della Libia per l'ennesimo naufragio di un gommone che trasportava migranti diretti verso le coste italiane ma che non ha retto più di alcune miglia dopo la partenza. Una nuova tragedia alla quale si aggiungono i sette cadaveri recuperati a bordo di altri gommoni soccorsi nella stessa giornata.
A parlare dei 52 dispersi sono stati gli altri migranti, 78 in tutto, che erano a bordo del gommone naufragato, dopo essere stati soccorsi. Secondo il loro racconto il gommone era carico di 130 persone quando, ad alcune miglia al largo, molti dei passeggeri sono finiti in acqua. Sul luogo del naufragio è intervenuta, con il coordinamento della Guardia costiera italiana, una delle navi che operano nel Mediterraneo centrale il cui equipaggio è riuscito a prendere a bordo 78 persone.
L'operazione di soccorso è una delle dodici che sono state realizzate ieri, coordinate dalla centrale operativa di Roma della Guardia Costiera. Durante queste operazione sono stati recuperati i cadaveri di sette persone, a bordo di e sono state tratte in salvo più di 1.650 persone. I migranti erano a bordo di nove gommoni e tre barchini in navigazione nel Mediterraneo centrale verso l'Italia. I sette cadaveri sono stati recuperati a bordo di tre diversi gommoni.
E domani, intanto. arriveranno 724 migranti a Palermo della nave Vos Prudence dei Medici Senza Frontiere. Lo sbarco al Molo Quattro Venti scenderanno 596 uomini, 89 donne di cui 30 in gravidanza e 53 minori non accompagnati. Sono del Bangladesh, del Burkina Faso, Benin, Camerun, Egitto, Gambia, Ghana, Guinea, Kenya, Liberia, Libia, Mali, Marocco, Nigeria, Niger, Pakistan, Senegal, Sudan e Siria. I migranti saranno accolti dalla task force coordinata dalla Prefettura di Palermo. Nella banchina ci saranno anche i volontari della Croce Rossa e della Caritas. Saranno visitati dai medici dell'Asp. In banchina anche gli uomini della polizia, della finanza e della Capitaneria di porto.
Caricamento commenti
Commenta la notizia