
FIRENZE. Mentre infuria ancora la polemica per il pronunciamento della Cassazione che ha rinviato al tribunale di sorveglianza di Bologna la decisione sulla richiesta di scarcerazione (per 'una morte dignitosa') a Totò Riina, il boss di cosa nostra oggi ha assistito in barella, collegato in videoconferenza dal carcere di Parma, all'udienza davanti alla corte d'assise d'appello di Firenze dov'è imputato come mandante della strage del rapido 904 dove morirono 16 persone e 260 furono i feriti.
Nel 1989 vennero condannati all'ergastolo Pippo Calò, cassiere delle cosche palermitane, e Guido Cercola, mentre altri personaggi, alcuni legati alla banda della Magliana, furono condannati a pene inferiori. Proprio le polemiche, forse, hanno fatto crescere l'attenzione su quell'uomo steso in barella, con a fianco due agenti della polizia penitenziaria, costretto a un certo punto, con un filo di voce, a intervenire nel microfono per smentire quanto un agente stava dicendo.
"No, no", ha detto mentre il suo difensore, Luca Cianferoni, ha interrotto l'arringa per confermare che il boss non voleva lasciare l'udienza. "Non è vero, sta scivolando sulla barella, ha solo bisogno degli infermieri". Poco dopo Riina è riapparso nella stanza in tempo per sentire il difensore chiedere ai giudici, presidente il giudice Salvatore Giardina, di confermare l'assoluzione decisa in primo grado, "rigettando l'impugnazione della procura". "E' un essere umano, date un contributo alla giustizia", ha detto l'avvocato che, poco prima aveva parlato di Riina come "un parafulmine" di tutti i misteri d'Italia (anche per questo in primo grado aveva chiamato a testimoniare tra gli altri l'allora sottosegretario ai servizi, e oggi ministro, Marco Minniti e Giampiero Massolo), di una persona "che ha 87 anni, sta molto male, e credo che questo nessuno possa disconoscerlo".
Parole respinte dai familiari delle vittime. La presidente dell'associazione strage 904, Rosaria Manzo, che aspetta giustizia "dopo 33 anni" dai giudici fiorentini, certa della condanna di Riina (la sentenza dovrebbe esserci il prossimo 21 giugno), sull'ipotesi di scarcerazione non ha dubbi: "E' ancora pericoloso, deve restare al 41 bis. Sarebbe uno schiaffo all'Italia". Opinione condivisa dalla presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, perchè Riina "è stato ed è ancora il capo di Cosa nostra, non ha mai rinunciato a essere mafioso", ha detto ricordando che si trova "in una struttura d'eccellenza", dove viene assistito e curato.
E se l'Osservatorio dell'Unione della Camere penali critica il procuratore Nicola Gratteri, per il quale 'deve morire in carcere come gli altri boss', il leader del movimento antimafia 'Ammazzateci tutti', Aldo Pecora, si dice pronto a fare lo sciopero della fame se dovesse essere scarcerato. Sul caso ha parlato anche Beppe Grillo: "Ho cose da dire, ma non posso passare attraverso la vostra intermediazione".
Cianferoni, da parte sua, non se l'è presa con i familiari delle vittime, e neppure con la procura ("sono i miei avversari e li rispetto"), ma piuttosto con i colleghi avvocati che negli ultimi giorni hanno detto a più riprese che deve 'morire in carcere'. "Ma che avvocati sono, quale esempio per i giovani?", ha tuonato ricordando che Riina è stato assolto in molti altri procedimenti a partire da quello di Carmine Pecorelli, "che come questo era un processo politico". Gli avvocati di parte civili, i familiari e l'associazione Libera oltre alla Regione Toscana, come già il sostituto procuratore generale Vilfredo Marziani e la pm Angela Pietroiusti hanno chiesto la condanna di Riina.
Persone:
20 Commenti
Giuseppe
07/06/2017 11:31
RIINA PENTITI E CONFESSA 50 ANNI DI SEGRETI SU DELITTI ECCELLENTI, STRAGI, GOLPI, TRAME, COMPLICITA' CON LA POLITICA E TRATTATIVE STATO-MAFIA
fra
07/06/2017 13:48
Non capisco questi pollici in basso! Sono mica amici degli amici?
Palermitano a Roma
07/06/2017 17:41
Nessuno di quelli eliminati potrà presenziare in barella. Se fossero vivi, correrebbero, anche con la barella sottobraccio....
Roberto
07/06/2017 18:20
E i pollici versi dovrebbero commentare
Mario1
07/06/2017 20:39
Al suo attivo ha sulla coscienza un centinaio di morti + donne e bambini. Chiedo ingenuamente: Può il tempo cancellare crimini così efferati? Possono i parenti delle vittime dimenticare? Può lo stato con la frase "La legge è uguale per tutti", dimenticare qual'è il suo dovere? Perchè questa sospetta pietà ad oltranza verso chi non ne ha mai avuta verso le sue vittime? Credo che i sentimenti di pietà vadano provati verso le vittime, non verso i carnefici.
gae52 da milano
07/06/2017 11:40
gli auguro una lunghissima vita dentro al 41 bis, affinchè i parenti dei morti da lui ammazzati possono avere un minimo di giustizia. di certo non riporterà in vita le vittime, ma lui deve assaporare bene la condanna fino alla fine dei suoi giorni. non è vendetta, ma è la legge per un essere, che non ha mai avuto nessun pentimento verso i familiari delle vittime, da lui ho chi per lui sono state trucidate, assassinate, uccise, senza nessuna pietà.
marinella
07/06/2017 13:26
anche in carcere si può morire dignitosamente, cosa impossibile invece per chi è morto disciolto nell'acido...saltando in aria...o che altro. Basta buonismo, peraltro verso un essere indegno di pietà e che mai , neanche per un attimo ha chiesto perdono o ha mostrato pentimento...fuori dal carcere per morire con dignità?...se avesse un briciolo di onore mai avrebbe chiesto di avere ciò che mai ha concesso ad altri
Giuseppe
07/06/2017 13:50
Mi associo a te gae52 da Milano. Le tue e penso di tutti gli italiani parole potessero salire in cielo.
Biagio
07/06/2017 13:34
Deve stare in carcere col 41/bis....in caso contrario sarebbe un trauma per tutti i parenti delle vittime di mafia...
Sasa
07/06/2017 13:58
Sta' durando troppo sta' pagliacciata mediatica. Codesto mostro disumano, deve marcire, come giusto che sia, dentro al carcere e, magari, queste dovute cure le si assicurano in carcere....
eugenio
07/06/2017 14:21
Anche un criminale dello spessore di Totò Riina ha la possibilità di morire dignitosamente e credo che anche in carcere si possa morire dignitosamente. La dignità della morte non può però provenire da una condizione ambientale (la propria abitazione o in alternativa il carcere), ma da un profondo e sincero pentimento per tutte le nefandezze compiute nella vita. Soltanto questo potrebbe consentirgli una morte dignitosa, cosa di cui comunque dubito fortemente!
pietro
07/06/2017 18:11
se voleva una morte dignitosa...viveva la sua vita lavorando come tutti i cittadini onesti..la bella vita piace a tutti..ma ci vogliono più palle a campare con uno stipendio che riciclare denaro sporco senza fare niente
giova
07/06/2017 15:17
penso alle sue vittime
Never
07/06/2017 15:32
Questa è la fine che merita una persona spietata come lui, che nn è mai cambiata .
Kitwil
07/06/2017 15:38
una morte dignitosa? Amici scusatemi....... io vi chiedo scusa a priori. E chiedo perdono in quanto come cristiano e cattolico dovrei essere incline alla misericordia ed al perdono. Ma non ci riesco. Tra i tanti crimini commessi da questa belva vi è un crimine che proprio non riesco a perdonare,( anche gli altri non riesco). Lui è stato mandante di un crimine vergognoso, orrendo....... un bambino ucciso e sciolto nell'acido. Sono un papà come tanti........ ma una cosa del genere non riesco a mandarla giù. Per cui....... di quale dignità stiamo parlando? Quale dignità si deve riconoscere a questo animale? Vi chiedo ancora perdono ma..... fosse per me gli auguro le peggiori sofferenze su un letto di spine! Altro che dignità!!
Roberto
07/06/2017 17:12
Mi sembra doveroso precisare Al solito noto che al parlare di vittime di mafia si tende a ricordare sempre e comunque gli stessi nominativi ... verso cui faccio comunque un inchino ma chiaramente si sono create notevoli discrepanze nei ricordi nelle commemorazioni. Oggi a tale riferimento voglio ricordare le vittime della strage di Pizzolingo dove morirono la giovane signora Asta e i suoi gemellini di 6 anni un attentato dinamitardo verso il giudice Palermo. di queste e altre migliaia di vittime mai nessun riferimento o quasi e ritengo cosa non corretta. Riguardo il Sig.Riina i suoi avvocati e i familiari si concentrino a farlo collaborare con la giustizia affinche venga inferto il colpo mortale alla mafia.. tutto il resto eventualmente dopo si potranno avanzare richieste
Kitwil
08/06/2017 09:23
Roberto nel mio commento sono compresi i piccoli fratellini ASTA della strage di Pizzolungo. Ancora oggi non riesco a capire, a dimenticare.... a perdonare. Chi riesce a perdonare dimostra una grandezza immensa. Io sono piccolo.... non ci riesco
Maurizio
07/06/2017 16:05
Poverino, sta male!!!!
Agnello Luigi
07/06/2017 18:13
Questo signore non ha mai avuto la parola pietà nel suo vocabolario. Perché dovrebbe averlo la giustizia nei suoi confronti?
Giuseppe
07/06/2017 19:14
Stiamo effettuando prove tecniche di sostenibilità mediatica della scarcerazione di un boss mafioso. Ci scusiamo per il disagio.
Ivan
07/06/2017 20:16
Caro avvocato, non se ne abbia a male: a me, come anche a milioni di italiani, se Riina sta male, non me ne frega nulla. Se ne faccia una ragione.
loki
07/06/2017 20:16
ma visto che il processo era in videoconferenza, di chi è stata l'idea di mettere riina in una semplice barella, quando si sarebbe potuto optare per un più comodo lettino reclinabile?
Poser
07/06/2017 20:54
Sta male? Totale disinteresse e pietà. Addio
Domenico
07/06/2017 20:54
Riina... per avere una morte dignitosa devi prima vivere in modo dignitoso. Finché c'è vita c'è speranza. Moriremo tutti la differenza sta come morire. La cosa più sconcertante è che si spendono ancora i nostri soldi per cause che vanno avanti da decenni. Signori Magistrati ...Signori Giudici..che giustizia volete trovare. Quello non si pentirà mai. Perché dovremmo farlo noi.
EUGENIO STANCAMPIANO
07/06/2017 21:12
CHI MUORE IN OSPEDALE HA UNA MORTE DIGNITOSA??? E CHI MUORE IN PRIGIONE ASSISTO NO ?!?!?
Alex
07/06/2017 21:42
Anche il piccolo Di Matteo stava male....
Kitwil
08/06/2017 09:11
Alex il mio commento era appunto riferito al piccolo Di Matteo
Francesca
07/06/2017 23:39
Mi dispiace non siamo bestie, sta male bene...la vecchiaia arriva per tutti tu sei arrivato a questa età cosa che altri non hanno potuto. Mariti,figli e donne rimaste vedove per la tua pistola e la tua parola!! Forse per una volta dimostriamo di essere TUTTI INSIEME Contro un uomo che ha fatto delle carneficine. NON TI SEI MAI PENTITO E PER ME NON HAI DIRITTO DI GODERTI FUORI LA TUA VITA o quel poco che ne resta...
Miki
08/06/2017 08:13
Non si è mai pentito. Se ha bisogno di stare con i suoi familiari in questi ultimi anni della sua vita lo accontentiamo , portiamo in galera anche la sua famiglia. Problema risolto!!
Margherita
08/06/2017 08:19
Per me è una vergogna,non merita la libertà loro non hanno avuto nessuna pietà sui bambini devono morire in carcere lo stato deve essere a fianco dei parenti delle vittime o fare scegliere a loro cosa fare di questi
Kitwil
08/06/2017 09:28
Margherita certo, lo stato dovrebbe essere al fianco delle vittime. Invece lo stato ritiene di dimostrarsi forte concedendo i domiciliari, uno stato che dimentica facilmente l'operato di questo essere capace di brindare per aver ucciso 2 volte un uomo dello stato avendogli sparato anche da morto ( Dalla Chiesa).