TORINO. Voleva tranquillizzare la folla il giovane a torso nudo, lo zainetto sulle spalle, ascoltato dagli investigatori, e poi completamente scagionato, per i fatti di piazza San Carlo a Torino. Il goffo tentativo ripreso dalle telecamere aveva fatto pensare potesse essere stato lui a scatenare il panico. La visione integrale del filmato da parte degli inquirenti e l'interrogatorio, hanno appurato ben altra realtà. Il giovane, sempre secondo quanto si apprende da fonti investigative, era ubriaco e si vede piangere nel video abbracciato a un paio di amici.
Proseguono, intanto, in Questura gli accertamenti per capire cos'è accaduto sabato notte in piazza San Carlo, a Torino. Gli agenti della Digos stanno continuando ad ascoltare i testimoni - tra cui alcuni operatori media - del panico che si è scatenato durante la proiezione della finale Champions. Tanti i giovani, la maglia bianconera ancora addosso, che raccontano il loro lungo weekend a Torino e denunciano lo smarrimento di effetti personali.
LE POLEMICHE. "L'ordinanza antivetro? come sapete, è stata dichiarata incostituzionale": così il questore di Torino, Angelo Sanna, in merito alle polemiche sulla presenza delle bottiglie di vetro sabato sera in piazza San Carlo in occasione della proiezione della finale Champions.
"Abbiamo fatto molto di più - ha aggiunto il questore a margine della cerimonia per la festa dei carabinieri - di quanto fatto in precedenza, compreso in occasione della precedente partita di Champions League con il Barcellona. Ora stiamo rielaborando tutta la situazione, in particolare per comprendere i motivi di questa tragedia, che definisco così per l'alto numero dei feriti. Seguiamo da vicino la situazione dei più gravi". Sul fronte delle indagini, il questore Sanna ha ribadito che "al momento la priorità è capire quello che è successo, perchè è successo e trovare gli eventuali responsabili".
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