TORINO. Prima il tifo e la delusione, poi il panico improvviso e la paura. E' una notte di caos e feriti, una notte da dimenticare quella di piazza San Carlo, nel pieno centro di una Torino vestita di bianconero per seguire dai maxischermi la Juventus nella finale Champions di Cardiff. Seicento i feriti, di cui sette o otto in codice rosso, tra cui soprattutto un bimbo al Regina Margherita in prognosi riservata e una ragazza alle Molinette. I più gravi una ragazza e un bambino, che sono stati intubati, e che sono in prognosi riservata. Quando la squadra di Allegri aveva già ceduto il passo al Real Madrid, e la piazza abbandonato la speranza, all'improvviso il caos. "Urlavano e spingevano, ed è cominciato un fuggi fuggi generale", dicono alcuni testimoni, alimentando le prime ricostruzioni che parlavano di falso allarme attentato. "Sembrava di stare all'Heysel", l'oscuro pensiero di un anziano tifoso juventino presente in piazza, di fronte a quella folle che barcolla e poi dilaga, persona sopra persona. La dinamica e le prime testimonianze hanno subito fatto pensare all'equivoco terrorismo, qualcuno che ha urlato creando l'impressione di un attentato, fino a risvegliare gli incubi inconsci nei giorni del terrore globale. Poi, è emersa la dinamica: un petardo, "forse fatto esplodere in modo incosciente, ha scatenato il panico", spiega il questore di Torino, Angelo Sanna. La gente ha iniziato a correre e, nella calca, è venuta giù la ringhiera di una scala del parcheggio sotterraneo. "Solo panico, non c'è altro che possa far pensare a qualcosa di diverso", precisa il questore dalla sala operativa di corso Vinzaglio. Pochi secondo e la psicosi si diffonde per tutta la piazza, da sempre il 'salotto buono' di Torino. Lì in migliaia erano arrivati tifosi da tutte le città italiane, Torino ma anche Verona, Trieste, Milano. E l'effetto dell'onda in preda al panico è stato terribile. Dal Bataclan al concerto di Manchester, passando per l'attentato sventato a Saint Denis nella notte di terrore a Parigi, nessuno è escluso dalla psicosi attentati. Di fatto, poco dopo il terzo gol del Real, all'improvviso, la gente ha iniziato a spingersi, travolgendo le transenne e iniziando a correre lungo le vie limitrofe. La maggior parte delle persone ha cominciato a correre lungo via Roma, verso la stazione di Torino Porta Nuova. Subito i vigili del fuoco e le forze di sicurezza schierate in strada hanno provato a riportare la calma, e sul posto sono arrivate numerose ambulanze, segno evidente che la calca aveva travolto persone. Attorno alle 23, piazza San Carlo si era completamente svuotata, mentre le sirene continuavano a far sentire il loro suono, e la polizia cercava di capire. La questura ha subito cominciato ad esaminare i filmati delle telecamere di sicurezza presenti nella zona. "La causa di fondo è il panico, per capire che cosa l'abbia scatenato bisogna aspettare", afferma il prefetto di Torino, Renato Saccone, che ha raggiunto piazza San Carlo per rendersi conto di persona di quanto accaduto. Sul posto anche il colonnello Emanuele De Santis, comandante provinciale dei carabinieri, che hanno arrestato due sciacalli, sorpresi a rovistare tra le borse e gli zaini abbandonati dalle persone in fuga. Tutte le caserme dell'Arma sono aperte e a disposizione della cittadinanza per assistenza e informazioni. "Sono scossa per quanto successo", twitta la sindaca di Torino Chiara Appendino da Cardiff. Da dove arriva anche "la solidarietà" del presidente della Juve, Andrea Agnelli.