ROMA. Non si arresta il flusso di migranti dalla Libia e sale il conto dei morti: nelle ultime 24 ore in 2.200 sono stati salvati in mare ed altri dieci cadaveri sono stati recuperati ieri dai mezzi di soccorso, dopo gli oltre 30 dei giorni scorsi. Oggi un maxi sbarco è atteso a Palermo: il rimorchiatore italiano Vos Thalassa sta navigando verso il capoluogo con a bordo oltre mille migranti soccorsi nel Canale di Sicilia. Il natante è atteso in porto nel pomeriggio. Mobilitato il sistema di accoglienza. Insieme ai circa 1040 migranti che stanno per giungere nel capoluogo siciliano, vi sono a bordo anche sette cadaveri. Tra i migranti vi sono tre donne incinte e quindici bambini. L’arrivo al porto è previsto per le 13.30.
2.200 SOCCORSI IN 24 ORE, 10 CADAVERI RECUPERATI - Mentre dunque i Grandi della terra erano riuniti proprio in Sicilia senza indicare soluzioni condivise al dramma della migrazione, dall'altra sponda del Mare Nostrum si continuava a partire e a morire. Dodici gli interventi di soccorso coordinate al largo della Libia dalla Guardia Costiera, cui hanno contributo anche mezzi di Marina, Eunavformed e mercantili: sono stati raggiunti 10 gommoni, 2 barconi e 3 piccole imbarcazioni, tutte affollate di migranti per un totale di 2.200. Recuperati dieci corpi.
MSF, NOSTRA NAVE SOVRAFFOLLATA, NON GARANTITA SICUREZZA - E oggi approderà a Napoli la Prudence di Medici senza frontiere che ha soccorso ben 1.449 su dieci barconi. "La nave - protesta Michele Trainiti, coordinatore delle operazioni di ricerca e soccorso per Msf - è sovraffollata ben oltre la sua capienza, pari a 600 persone al massimo e dovrà navigare in queste condizioni fino a domani per raggiungere il primo porto disponibile allo sbarco, ovvero Napoli. In queste condizioni - lamenta - ci è semplicemente impossibile fornire cibo e un'assistenza medica adeguata a centinaia di uomini, donne e bambini. Dopo aver soccorso centinaia di persone da una morte certa in mare, non possiamo ora garantire loro delle condizioni di sicurezza a bordo a causa del forte sovraffollamento". A bordo anche un bimbo di appena una settimana di vita.
DUE SIRIANI ARRESTATI PER TERRORISMO - Nel porto di Pozzallo, infine, due siriani - uno dei quali minorenne - sono stati fermati dalla Digos di Ragusa con l'accusa di terrorismo. Nei cellulari dei due sono state trovate immagini di kamikaze con cinture esplosive con il proclama "Da oggi nessuna pietà" riportato in arabo. Il minorenne era stato registrato per la prima volta in territorio italiano presso l'hotspot di Pozzallo lo scorso 30 aprile, proveniente dalla Libia. Successivamente era stato affidato ad un centro di accoglienza a Caltagirone (Catania) da quale si era allontanato pochi giorni fa.
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