GENOVA. "Attorno al lavoro si edifica l'intero patto sociale: quando non si lavora, si lavora male, si lavora poco o si lavora troppo, è la democrazia ad entrare in crisi". Lo ha detto il Papa durante l'incontro con i lavoratori liguri allo stabilimento Ilva di Genova, citando anche il primo articolo della Costituzione italiana.
"Possiamo dire che togliere lavoro alla gente o sfruttare la gente con un lavoro indegno e malpagato è anticostituzionale. E allora se non fosse fondata sul lavoro la Repubblica italiana - ha rilevato Bergoglio - non sarebbe una democrazia".
"Si deve andare in pensione all'età giusta" e non prima magari usufruendo di un assegno. E' l'appello del Papa che, mettendosi nei panni di un prepensionato ha detto: "Ho per mangiare? Sì. Ho la dignità? No, perché non ho il lavoro".
"Non tutti i lavori sono buoni, ce ne sono anche di cattivi": ha aggiunto Bergoglio citando "il traffico di armi, la pornografia, il gioco d'azzardo" ma anche "il lavoro chi non rispetta i diritti dei lavoratori, la natura o che non mette limite agli orari". Il Papa ha detto che il lavoro è buono ma può anche essere "molto cattivo".
"Una malattia dell'economia è la progressiva trasformazione degli imprenditori in speculatori. L'imprenditore non va assolutamente confuso con lo speculatore. Un buon imprenditore non deve confondersi con lo speculatore, figura simile a quella che Gesù nel Vangelo chiama mercenario per contrapporla a quella del Buon Pastore"
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