CAGLI. Un bambino di 7 anni è ricoverato ''in uno stato comatoso grave'' nell'ospedale 'Salesi' di Ancona per un'otite curata non con gli antibiotici ma con preparati omeopatici. I genitori, la famiglia è originaria di Cagli, si erano infatti rivolti ad un omeopata di Pesaro, venendo rassicurati che l'otite sarebbe presto guarita. Trascorsi 15 giorni il bambino stava sempre peggio, con forti dolori e febbre altalenante. Nella notte fra il 23 e il 24 maggio ha perso conoscenza: i genitori l'hanno portato nell'ospedale più vicino, a Urbino, dove una Tac ha rivelato che il pus causato dall'infezione batterica aveva già compromesso le funzioni cerebrali. Da Urbino la corsa verso il presidio pediatrico 'Salesi': alle 4 di notte i medici hanno sottoposto il bambino ad un intervento per la rimozione dell'ascesso cerebrale, somministrando poi una terapia antibiotica d'urto. Ma oggi un bollettino medico diffuso dal direttore sanitario dell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona Alfredo Cordoni lascia poche speranze: ''all'esito dell'ultima valutazione dei parametri vitali, respiratori, cardiocircolatori ed elettroencefalografici risulta persistere uno stato comatoso grave''. Serviranno comunque altri riscontri per stabilire un nesso diretto fra l'evolversi della situazione clinica e la mancata terapia antibiotica. Sotto choc i genitori. La pediatra di famiglia, la dott. Rosera Falasconi, intervistata stamani dal Resto del Carlino, ha raccontato di non aver mai visitato il bambino negli ultimi 15 giorni, di non essere stata interpellata per il problema dell'otite e di non aver prescritto alcun farmaco, tantomeno di carattere omeopatico. Il piccolo paziente, che ha altri fratelli, era seguito da un medico omeopata da almeno tre anni, a quanto pare con soddisfazione della famiglia. I genitori non sarebbero seguaci di movimenti contrari alla medicina ufficiale, avrebbero solo una generica preferenza per le cure omeopatiche. Resta il fatto che loro stessi hanno confermato ai sanitari del 'Salesi' che dall'età di tre anni il figlio non ha mai assunto antibiotici. Il caso verrà segnalato alla procura competente, per eventuali provvedimenti, ma intanto tutta la comunità cagliese si stringe attorno al piccolo. ''Siamo vicini alla famiglia in questo momento drammatico'' ha detto il sindaco Alberto Alessandri.