
TRAPANI. C’è anche il governatore Rosario Crocetta tra gli indagati nell’inchiesta che ha portato all’arresto del candidato sindaco di Trapani Girolamo Fazio e il presidente della Liberty Lines Ettore Morace.
Al presidente (indagato per concorso in corruzione), secondo gli inquirenti uno degli agganci politici di Morace per ottenere appoggi politici, Morace si sarebbe rivolto – come racconta al padre Vittorio - per il problema con l’impiego degli aliscafi per l’anno successivo (il 2017) e cioè che la Regione gli aveva diminuito 375 corse e un aliscafo.
In una telefonata, il 12 settembre 2016, raccontava al suo interlocutore di aver invitato il presidente della Regione sulla sua barca e di avergli pagato l’albergo sull’isola di Filicudi.
Nell'informativa riportata dal gip, i carabinieri scrivono: "Il 12 settembre 2016 Morace veniva chiamato da Di Caterina. Tra i vari argomenti affrontati tutti relativi ai trasporti marittimi e dopo avergli raccontato di aver invitato il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta sulla sua barca e di avergli pagato l'albergo sull'isola di Filicudi, Morace riferiva che gli avrebbe inviato una mail sulla questione dell'Iva". Di Caterina è un componente dello staff del sottosegretario Simona Vicari, anche lei indagata.
Secondo quanto raccontato dallo stesso Ettore Morace al padre Vittorio, i suoi interlocutori politici non avrebbero trovato una soluzione ai suoi problemi. Sarebbe stato invece l’assessore Baldo Gucciardi – secondo quanto raccontato da Morace al padre - a sbloccare lo stanziamento di ulteriori 3,5 milioni di euro per terminare oltre il 3 settembre le tratte per le Egadi.
Rosario Crocetta nega qualsiasi suo coinvolgimento e si dice "molto sereno". "Se ci dovesse essere un invito a comparire che non ho ricevuto, perché sono in viaggio - aggiunge - sarò lieto di riferire ai magistrati notizie utili alle indagini".
"In Sicilia la spesa per il trasporto marittimo da quando sono presidente si è ridotta di circa 30 milioni di euro. Sarebbe un modo molto singolare per agevolare gli armatori", dice il presidente della Regione, che fornisce alcune cifre in merito: "Quattro anni fa la spesa per il trasporto marittimo ammontava a 91 milioni di euro, 76 milioni nel 2014 e nel 2015, 63 milioni nel 2016 e 66 milioni quest'anno".
"L'anno scorso con Ettore Morace ci fu un braccio di ferro incredibile perché voleva un contratto di servizio troppo alto a nostro avviso - racconta Crocetta -. Il governo non cedette di un millimetro".
Sull'episodio dell'invito in barca di Morace, dice: "Non ho avuto alcun rapporto con Morace per la mia vacanza a Filicudi. Non sono mai salito in barca con Morace né con altri. Apprendo queste notizie dai giornalisti, non so altro dell'inchiesta".
A proposito della consulente Nadia Luciano, uno dei testimoni chiave dell'inchiesta della Procura di Palermo, che ha portato agli arresti di Morace, Fazio e Montalto precisa: "Ho sempre sostenuto Nadia Luciano, ritenendola un'ottima consulente, molto preparata. Fui io a indicarla, poi fu tolta dall'ex assessore alle Infrastrutture Giovanni Pizzo e non so perché".
TRA INDAGATI IL PRESIDENTE DELL'AST. I carabinieri hanno notificato un avviso di garanzia a Massimo Finocchiaro, collaboratore del presidente della Regione Rosario Crocetta, anche lui finito nell’inchiesta Mare Monstrum. Finocchiaro è presidente dell’Ast.
I militari si sono recati questa mattina nella sede della società di trasporti in viale Regione Siciliana per notificare il provvedimento e hanno perquisito gli uffici. «Sono sereno, non so perché sono finito nell’inchiesta - dice Finocchiaro -. Ho solo organizzato una festa a Messina per Riparti Sicilia, (il movimento del governatore Crocetta ndr). C'è chi ha dato contributi di 30, 50 o 100 euro tutto registrato. Morace ha versato 5 mila euro. Tutto nella massima trasparenza».
E sarebbe proprio la somma versata tramite Finocchiaro a Crocetta ad essere finita nella tranche di indagine che riguarda il presidente della Regione che, in cambio, avrebbe fatto ottenere a Morace l’estensione del servizio di collegamento con le Egadi oltre la data inizialmente fissata, incassando così 3 milioni di euro.
Persone:
9 Commenti
Paolo
19/05/2017 20:34
Qua ci vuole un aggiornamento della politica, servono gli antivirus.
Roberto
20/05/2017 05:55
I migliori antivirus sono cittadini onesti, amministratori onesti e maggiore trasparenza
Francesco
19/05/2017 20:53
La sicilia e' ormai diventata un groviglio di sanguisuga. Questa e' l'occasione buona per incominciare a parlare di un referendum per eliminare questo statuto corrotto
Palermitano a Roma
20/05/2017 07:01
Sono d'accordo. Purtroppo, però, lo Statuto nasce dalla Costituzione. Ci vorrebbe una legge apposita per emendare la Costituzione. E sarà difficile che gli eletti in Parlamento si azzoppino tra loro: hanno una fonte di entrate dall'ARS. Si potrebbe, semmai, organizzare un referendum consultivo stile Brexit, che non ha valore di legge ma di opinione popolare, di cui non potrebbero non tenerne conto. Sotto, allora, a convincere le forze politiche in campo
Peppe
19/05/2017 22:29
È la casta Siciliana che governa la Sicilia per interessi di parte. I Siciliani costretti a emigrare mentre i partiti fanno i loro interessi!!!!
Pietro 2
19/05/2017 22:41
Oltre agli antivirus bisognerebbe formattare tutta la classe politica.
roberto
19/05/2017 22:58
Certo un Rolex dei meno cari per un emendamento ...... alla portata di tutti
Elimo
19/05/2017 23:35
Il problema non é lo statuto speciale, ma come viene attuato e, soprattutto da chi!
Giuseppe
19/05/2017 23:44
Sicilia non mi manchi assolutamente Mi disp solamente chi non ha avuto le mie possibilità per andare via Ps non mi manchiiiii
Nicola
20/05/2017 02:44
L'unico concorso che fanno in regola alla Regione!
Filippo
20/05/2017 04:08
Cercasi persone oneste......disperatamente