
PALERMO. In Italia è protetto proprio come un Capo di Stato, ma in Inghilterra si sarebbe dovuto muovere senza scorta armata. Ed è per questo che il pm Nino Di Matteo ha rinunciato ("con grande amarezza», afferma) a parlare a Londra di mafia e corruzione a un pubblico formato da studenti e anche docenti.
Il magistrato, scrive il Giornale di Sicilia, ha comunicato di non potere accettare l’invito del College London Italian Society, quando ormai era tutto pronto. Senza Di Matteo è stato comunque proiettato «A Very Sicilian Justice», un docufilm realizzato da due giornalisti della Bbc (con la voce narrante del Premio Oscar Helen Mirren), sull'esperienza del pm del processo sulla presunta trattativa Stato-mafia.
Il magistrato avrebbe dovuto discutere con Anna Sergi, docente di Criminologia all’Università dell’Essex, e con Simon Taylor, direttore di Global Witness. A condurre il dibattito è stata Barbara Serra, giornalista di Al-Jazeera.
Le autorità britanniche, applicano rigorosamente i loro protocolli di sicurezza: non offrono protezione armata alle personalità straniere, se non si tratta di Capi di Stato e di governo o di ministri degli Esteri. Da ormai due anni e mezzo il pm ha una scorta al livello massimo di protezione, munita di un bomb jammer, una complessa apparecchiatura che consente di disattivare gli impulsi elettronici, eventualmente dettati da telecomandi che dovessero essere azionati per innescare esplosivi a distanza.
Il King's è uno dei due college fondatori dell’University of London ed è frequentato da 21 mila tra studenti, amministratori e docenti.
Di Matteo è stato nominato, il mese scorso, sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia. Il suo trasferimento a Roma è stato però temporaneamente bloccato dal cosiddetto posticipato possesso, un rinvio di sei mesi (a partire dalla metà di maggio) proposto dal procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi.
Persone:
5 Commenti
Giuseppe
04/05/2017 12:29
Ma anche in video conferenza..pot3va partecipare
Giuseppe
04/05/2017 15:12
SIAMO TUTTI NINO DI MATTEO! DI MATTEO NON SI TOCCA!
Pietro
05/05/2017 08:00
Il tuo stile è inconfondibile e la repulsione ispirata dal tuo modo di strillare slogan è tale che viene voglia di metterti i pollici in giù anche quando sostieni cause giuste come quella di Di Matteo
Piero
05/05/2017 06:20
Poteva portare la scorta dall'Italia
GIOVANNI
05/05/2017 07:08
la gran bretagna ragiona secondo principi giusti, la scorta solo ai ministri e capo di stato. chi e di matteo in inghilterra...non lo conoscono.quindi non era per servizio istituzionale ma per farsi conoscere all'estero.poteva benissimo pagarsi la scorta di tasca sua,come fanno tanti personaggi illustri. be ci ha pensato bene a non spendere soldi. quindi ognuno tira acqua al suo mulino.
Security
05/05/2017 09:04
Ma dici davvero???? Sei serio????
Alessandro
05/05/2017 08:20
Che UOMO ma dove lo trova il tempo di fare tutto? Che servitore integerrimo dello stato.