PALERMO. È allarme incendi in Sicilia già ad aprile. Le fiamme nel palermitano delle ultime 72 ore sarebbero infatti di natura dolosa, secondo il capo del dipartimento di Protezione civile regionale Calogero Foti e l’ispettore del dipartimento delle Foreste di Palermo Pietro Vinciguerra. “I roghi che sono divampati tra la zona di Pollina e Gratteri non sono dovuti sicuramente ad autocombustione - commenta Foti -. La zona di Lascari e dintorni è sempre presa di mira da tempo. E’ perciò necessario un maggiore controllo da parte delle forze di polizia per individuare ogni singolo piromane”. E aggiunge: “L’erba è ancora verde e il terreno umido e le temperature non sono così elevate da poter pensare all’autocombustione". Per aver una maggiore vigilanza sul tutto il territorio regionale sarebbe necessario un pieno coinvolgimento dei sindaci dei 390 Comuni siciliani, spiega Foti. “Se ogni primo cittadino attuasse il piano di prevenzione antincendio nel suo territorio di competenza ci sarebbe un maggiore sicurezza per tutti i cittadini. Qualora vi fossero delle criticità si potrebbero affrontare insieme ai sindaci, ma questo dialogo non esiste per ora”. Altro tasto dolente è la mancanza di fondi da stanziare nella finanziaria regionale. L’ispettore Salvatore Vinciguerra è molto preoccupato di questi ritardi. “Noi aspettiamo i fondi per la gestione ordinaria di uomini e mezzi, più si ritarda più sarà urgente e complessa l’attuazione della procedure di affidamento di beni e servizi”. Per il momento non sono stati stanziati neanche i fondi per il servizio di antincendio boschivo. "Questo - sostiene Vinciguerra - potrebbe far slittare le assunzioni e anche l’avvio della campagna di antincendio che secondo calendario dovrebbe partire il 15 giugno e terminare il 15 ottobre”. Ma secondo Vinciguerra i cosiddetti fondi per la gestione ordinaria non bastano: “Il corpo forestale siciliano va avanti con mezzi vetusti e uomini sempre più anziani. Perciò sarebbe necessario un incremento dei fondi stanziati in finanziaria”. Vinciguerra conclude con un'amara considerazione: “Si spera non si presentino condizioni meteo avverse come forte vento di scirocco e di caldo straordinari prima del 15 giugno, perché per ora la macchina dell’antincendio è in stand by”.